2011-07-17 14:58:01

Estate solidale: i volontari dell'Auser accanto agli anziani che hanno bisogno di aiuto e compagnia


Aiuto a domicilio, compagnia, trasporto, consegna di spesa e pasti pronti, sedi climatizzate aperte tutto luglio e agosto in molte città italiane: è ciò che prevede il Piano Emergenza estate dell’Associazione di volontariato e promozione sociale Auser, per aiutare gli anziani ad affrontare meglio il caldo, ma anche solitudine e mancanza di servizi sul territorio. La presentazione dell’iniziativa, ieri a Roma, è stata anche occasione per fare il punto sulla difficile condizione degli uomini e delle donne della terza e quarta età oggi in Italia. Adriana Masotti ha sentito il presidente nazionale Auser, Michele Mangano.RealAudioMP3

R. – Il dato fondamentale è che c’è un aumento della domanda di assistenza. Questa è la dimostrazione che c’è molto bisogno e c’è una forte esclusione di carattere sociale. Aumenta il numero delle prestazioni: l’anno scorso, abbiamo erogato due milioni e 200 mila prestazioni verso le persone anziane, quindi la stessa persona sicuramente ha usufruito di diverse prestazioni, dalla mobilità alla compagnia domiciliare, alla spesa portata a casa... Dunque, c’è un impegno fortissimo delle volontarie e dei volontari. L’altro dato che emerge è l'aumento visibile delle Asl, degli enti locali e degli stesse assistenti sociali che affemano di rivolgersi alle associazioni di volontariato per le attività di assistenza. Questo si traduce, sostanzialmente, in un arretramento dell’intervento pubblico nell’ambito dei servizi sociali e socio-sanitari, soprattutto per le persone non autosufficienti, e quindi il nostro non è più un intervento di natura complementare, ma rischia di essere un intervento sostitutivo, cosa che non è possibile perché cambierebbe la natura del volontariato.

D. - Quindi, possiamo dire che, in generale, la popolazione anziana in Italia sta soffrendo maggiormente in questo periodo?

R. – Noi siamo convinti di sì: la crisi morde le persone più deboli, in questo caso, in modo particolare, le persone anziane che vivono da sole. Occorre attrezzarsi per dare risposte adeguate e qualificate, anche perché il numero dei volontari non cresce: non perché ci sia un calo della solidarietà, ma perché di fronte alla crisi e ai bisogni che sono dentro alle famiglie, molti volontari dedicano il loro tempo al proprio nucleo familiare e sottraggono il tempo all’attività di volontariato rivolta verso gli altri.

D. – Adesso, con la manovra economica, sembra che gli anziani debbano essere ancora una volta quelli che pagano di più?

R. – Noi al governo chiediamo una maggiore attenzione alle politiche sociali. Oltre il 70 per cento delle persone anziane vive con le pensioni al minimo di circa 450-500 euro al mese, ma anche quelle che si vogliono bloccare sono pensioni da 1.000-1.100 euro, appena. Quello che noi chiediamo con forza al governo è di potenziare le politiche sociali. Non si può azzerare il fondo sulla non autosufficienza; non si può ridurre il fondo per l’infanzia, per gli immigrati: tutto questo su chi ricade? Un sindaco di fronte a questa difficoltà di disponibilità di risorse, di fronte all’aumento della domanda, non può fare altro che o aumentare le tariffe dei servizi o porre le addizionali o rivolgersi alle associazioni di volontariato… Quello che chiediamo è un’inversione di rotta di questa direzione.

D. – Per ritornare all’Auser. Avete un programma o un’attività particolare per questi mesi estivi?

R. – Sì, per i mesi estivi, come ogni anno, i nostri circoli e le nostre sedi – 1.500 in tutta Italia – resteranno aperti a luglio e ad agosto per rispondere al bisogno delle persone anziane. C’è nel nostro sito un elenco dalla A alla Z di tutti i servizi che i comuni in questo periodo estivo erogano alle persone anziane. E poi c’è l’attività di socializzazione che le nostre volontarie e i nostri volontari svolgono per stare vicino agli anziani, in momenti di così particolare difficoltà. (bf)







All the contents on this site are copyrighted ©.