Sud Sudan: gli auguri del Secam al nuovo Stato africano
“Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato,
tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno
per la sua parte”. Così, con una citazione dalla prima Lettera di San Paolo Apostolo
ai Corinzi, il Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (Secam)
porge i suoi auguri al Sud Sudan, il 54.mo Stato africano che ha proclamato la sua
indipendenza il 9 luglio scorso. In un messaggio a firma del cardinale Polycarp Pengo,
presidente del Secam ed arcivescovo di Dar-Es-Salam, inviato ai vescovi del Sudan
guidati da mons. Rudolf Deng Majak, si legge: “Siamo molto felici del fatto che ora
voi siate una nazione africana nuova, sovrana ed indipendente”. “Preghiamo – prosegue
il messaggio – perché la Chiesa in Sud Sudan contribuisca in modo non indifferente
alla difesa dei diritti del popolo sudanese, così da assicurare che tutti i cittadini
vivano in pace, come fratelli e sorelle, in un’unica famiglia di Dio”. Di qui, l’auspicio
espresso dal Secam affinché i vescovi sudanesi possano, insieme con “le organizzazioni
della società civile”, “esortare la popolazione ad evitare azioni che potrebbero ostacolare
il processo di sviluppo del Paese”. Da parte sua, le Conferenze di Africa e Madagascar
assicurano al Sud Sudan che continueranno a “favorire la comunione e la solidarietà
con la Chiesa locale e con l’intera popolazione, nello sforzo comune di trovare soluzioni
valide alle sfide che attendono sia il nuovo Stato che tutta l’Africa”. (A cura
di Isabella Piro)