Bangladesh: gravi difficoltà sanitarie nella zona di Chittagong Hill Tracts
L’area di Chittagong Hill Tracts (Cht), in Bangladesh, registra i livelli di assistenza
sanitaria più scarsi. Il tasso di mortalità infantile e materna – riferisce l’Agenzia
Fides - è tra i peggiori mai raggiunti dalla media nazionale. Gli 1.3 milioni di abitanti
dell’area, prevalentemente buddisti, sono distribuiti in tre distretti - Bandarban,
Rangamati e Khagrachari - e il 90% si trova in zone rurali dove è oltremodo difficile
accedere ai servizi sanitari. Secondo il Civil Surgeon's Office, che gestisce gli
ospedali governativi a livello regionale, il 50% dei posti di lavoro nelle strutture
sanitarie del governo a CHT sono vacanti. Ci sono poche ambulanze e manca personale
esperto che abbia voglia di lavorare in zone così sperdute e pericolose a causa delle
continue sfide nella regione, che comprende 11 gruppi indigeni conosciuti come Jumma.
Secondo la media nazionale, che registra circa un quarto delle nascite assistite da
operatori sanitari esperti, nel distretto di Bandarban solo il 7.6%, usufruisce di
questo servizio, come pure nei distretti di Rangamati e Khagrachari che registrano
rispettivamente una media dell’11.5% e del 9.1%. Nel distretto di Bandarban si registra
il più alto tasso di mortalità infantile del paese, con 63 morti ogni 1.000 nati vivi,
contro la media nazionale di 49 morti ogni 1.000 nati. La media dei bambini che muoiono
al di sotto dei cinque anni di età è di 85 ogni 1.000, rispetto ai 64 ogni 1.000 nel
paese. Un’altra minaccia costante nella regione è la malaria, che è la causa principale
delle morti infantili. Nel 2009, nei tre distretti di CHT, è stato registrato il più
alto numero di contagi e decessi dovuti a questa malattia rispetto all’intero paese.
Quest’anno, alla fine di giugno, il numero di casi è stato quattro volte superiore
rispetto allo scorso anno. Il problema è aggravato dal fatto che da queste aree così
remote non è possibile raggiungere nessun tipo di struttura sanitaria e il costo dei
trasporti è molto elevato. Anche il fattore alimentare continua ad essere molto problematico
a causa di diverse crisi attribuite a infestazioni di topi, restrizioni alla coltivazione,
aumento dei prezzi e carenza di sementi.