Palermo in festa ricorda la sua patrona, Santa Rosalia
“Quel che sia S. Rosalia nel popolo palermitano è indicibile. Da lei si aspetta la
pioggia ed il buon tempo; da lei la immunità dei mali contagiosi; lei s’invoca come
la sola che possa scongiurare il colera”. Così, a cavallo tra l’Ottocento e i primi
del Novecento, scriveva della "Santuzza", come viene chiamata dai devoti, lo storico
Giuseppe Pitrè nei volumi in cui ha documentato e illustrato la storia, la cultura
e il folklore della Sicilia. La tradizione narra che Rosalia Sinibaldi nacque a Palermo
intorno al 1128. Figlia del conte Sinibaldo, signore della Quisquina, territorio in
provincia di Agrigento, da giovane visse nella ricchezza alla corte di re Ruggero,
preferendo poi abbracciare la fede invece che sposare un nobile. Come dimora e rifugio
silenzioso scelse un grotta nel Monte Pellegrino, dove tra il 1160 e il 1170, il 4
settembre si addormentò per sempre tra il cordoglio e il compianto della grande folla
di devoti palermitani saliti sul monte. Secondo la tradizione cattolica, tra il 1623
e il 1624 salvò Palermo dalla peste e ne divenne la patrona: apparve, infatti, in
sogno ad un cacciatore indicandogli dove avrebbe potuto trovare i suoi resti in una
spelonca del Monte Pellegrino, che portati in processione in città fermarono l'epidemia.
Immutati nel tempo la fede, il culto e la gioia dei palermitani, cui di recente si
è aggiunta anche la comunità di immigrati Tamil presenti in città, provenienti dallo
Sri Lanka e devoti della "Santuzza", che quest’anno per una settimana celebrano il
387° Festino di Santa Rosalia. Festeggiamenti che nell’arco della settimana si svolgono
in tutta la città: dal Monte Pellegrino, dove ha sede il Santuario al centro storico,
dalla periferia alle borgate marinare. Fitto il calendario delle celebrazioni dal
10 al 17 di questo mese, iniziate appunto domenica con il S. Rosario, le Litanie e
la Santa Messa. Lunedì, dopo il giro della Banda musicale per le vie del centro storico
di Palermo, si è svolto il solenne rito di apertura della Cappella Reale che all’interno
della Cattedrale custodisce le reliquie di Santa Rosalia: l’urna argentea è stata
esposta nell’area dell’altare dopo una processione. Questa sera il cardinale di Palermo
Paolo Romeo celebrerà i Solenni Vespri Pontificali alla presenza delle autorità civili
e militari. Ma è domani, nella Solennità del Ritrovamento delle Reliquie di S. Rosalia
sul Monte Pellegrino, che la Festa vive il giorno più importante, a cominciare dall’alborata,
tradizionale sparo di petardi eseguito alle prime luci del mattino con la quale si
annuncia la festività patronale. Nel pomeriggio dopo il festoso suono delle campane
della cattedrale e la messa solenne, seguirà la processione dell’Urna argentea di
Santa Rosalia per le vie del centro storico di Palermo con la partecipazione delle
autorità civili e militari che si concluderà alle 22,30 con i giochi pirotecnici.
Domenica pomeriggio la processione di rientro dell’Urna argentea di Santa Rosalia
verso la Cappella Reale. (Da Palermo. Alessandra Zaffiro)