Libia: mons. Martinelli elogia la testimonianza dei cattolici filippini
“Quando la guerra finirà, il lavoro dei cattolici resterà una delle pagine più eroiche
della testimonianza della Chiesa in Libia”. E’ quanto afferma all'agenzia AsiaNews
mons. Giovanni Innocenzo Martinelli vicario apostolico di Tripoli, che loda “il lavoro
prezioso” degli oltre 2mila cattolici filippini rimasti negli ospedali per aiutare
la popolazione. “Dopo l’inizio dei bombardamenti Nato – racconta il prelato - la
maggior parte degli immigrati ha perso il lavoro ed è fuggita e chi è rimasto sta
affrontando enormi difficoltà”. Mons. Martinelli spiega che nelle principali città
della Tripolitania manca il carburante e si fa la coda per prendere il pane e altri
beni di prima necessità. “Infermieri e medici filippini – afferma – hanno scelto di
restare, non per denaro, ma per servire il popolo libico e la Chiesa, affrontando
con coraggio e responsabilità le difficoltà della guerra”. Il vescovo sottolinea anche
il coraggio dei migranti dell’Africa sub – sahariana, in gran parte operai edili,
rimasti per aiutare la popolazione in questo momento drammatico. “Queste persone –
dice mons. Martinelli – stanno offrendo il loro tempo e la loro vita per la Chiesa
e sono un segno di speranza per i libici”. Mons. Martinelli spera che con l’arrivo
del Ramadan – all’inizio di agosto – si possa giungere a una tregua. “La popolazione
è stanca di questo conflitto – afferma il prelato – non dobbiamo stancarci di pregare
Dio affinché illumini le menti dei leader, portandoli a deporre le armi”. (R.P.)