2011-07-14 15:25:02

Attacco terroristico a Mumbai. Il cardinale Gracias: la solidarietà prevale sulla violenza insensata


In primo piano il triplice attentato a Mumbai, in India, che ieri ha provocato almeno 18 vittime e un centinaio di feriti facendo sprofondare nuovamente la città e il Paese nell’incubo terrorismo. Il governo stamattina ha rivisto al ribasso il primo bilancio di 21 morti. Per il momento nessuna rivendicazione, mentre le autorità ritengono che sia troppo presto per fare ipotesi sui responsabili. Il servizio è di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

Un nuovo sanguinoso attacco al cuore della città, dopo quello del 2008. E’ avvenuto nel giro di mezz’ora: due esplosioni nella zona sud e una in pieno centro, mentre si parla del ritrovamento di un quarto ordigno inesploso. La polizia ha blindato immediatamente la capitale finanziaria dell’india, così come anche altre città del Paese. Sul posto si sono recate anche le massime autorità locali e nazionali - il premier Sing e la presidente del Congresso Sonia Gandhi - per esprimere solidarietà ai familiari delle vittime. L’opposizione indo-nazionalista, però, accusa il governo di Nuova Delhi di non essere capace di affrontare l’emergenza terrorismo. Un’azione coordinata, quella di ieri, condotta attraverso congegni improvvisati, chiamati IED. Nessuno esplicita i sospetti nei confronti dell’area del fondamentalismo islamico: gruppi indiani e pakistani, storicamente contrari ad ogni tipo di riconciliazione tra i due Paesi vicini, i quali negli ultimi tempi hanno avviato una nuova fase di dialogo. Dal Pakistan, sospettato dall’India di essere coinvolto con i fatti di tre anni fa, è arrivato un comunicato ufficiale in cui si esprime costernazione per la perdita di vite umane, senza parlare esplicitamente di attentati. Condanna anche da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, con il presidente Obama che ha garantito il massimo appoggio all’India - che definisce “uno stretto amico e partner” - per catturare i responsabili degli “atroci attacchi”.

“Atti vergognosi”, frutto di “violenza insensata”. Lo scrivono i vescovi dell’India in un messaggio di cordoglio riguardante i gravi attentati di ieri a Mumbay. “Crediamo sia un momento – si legge nel testo – in cui tutta la nazione abbia bisogno di essere unita per affrontare il terrorismo con la massima fermezza”. Tra le persone più colpite da questa nuova strage che ha insanguinato Mumbai è certamente il cardinale arcivescovo della città, il cardinale Oswald Gracias. Charles Collins, della nostra redazione inglese, lo ha intervistato:RealAudioMP3

R. – The Church of Mumbai ...
La Chiesa di Mumbai ha condannato fortemente questo atto di terrorismo e noi abbiamo dato le nostre condoglianze alle famiglie di coloro che hanno perso la vita. Noi assicuriamo ogni assistenza, tutte le nostre istituzioni si renderanno disponibili per qualsiasi tipo di aiuto verso queste persone. Noi preghiamo perché lo spirito dell’amore, della pace, dell’unità e dell’armonia prevalga nelle nostre città e nel nostro Paese affinché non si verifichino più, in futuro, attacchi di questo genere. Se tutto quello che è compreso nel Vangelo – lo spirito d’amore, l’aiuto disinteressato, l’impegno per il prossimo, la comprensione – prevarrà, tutti queste azioni insensate di terrorismo non avverranno più. Dall’altra parte, avviene una cosa particolare a Mumbai: la gente accorre ad aiutare a prescindere dalla religione, dalla casta, dalla comunità, dalla razza: tutti si uniscono per aiutare le persone in difficoltà. Proprio questa mattina abbiamo trovato nella posta elettronica messaggi da medici, operatori sociali, istituzioni che offrono aiuto. C’è quindi uno spirito di solidarietà e disponibilità all’aiuto; dall’altra parte, c’è rabbia perché queste cose continuano a ripetersi ancora e ancora … (ap)







All the contents on this site are copyrighted ©.