Filippine: il dolore del presidente dei vescovi per lo scandalo delle lotterie
“Ci addolora che molti di voi, soprattutto i giovani, i poveri, le nostre Comunità
Ecclesiali di Base siano rimasti confusi dall’apparente incoerenza delle nostre azioni
rispetto ai nostri insegnamenti”. Il presidente de la Conferenza episcopale filippina
(Cbcp), mons. Nereo Odchimar, interviene così sulla vicenda delle donazioni ricevute
da alcuni vescovi dall’ente pubblico che sovrintende alla distribuzione in beneficienza
di una parte dei fondi incassati attraverso le lotterie. Il caso – lo ricordiamo -
è scoppiato quando il direttore dell’Ufficio governativo ha rivelato che negli anni
scorsi erano stati emessi assegni per un ammontare di milioni di pesos a favore di
almeno sette vescovi per acquistare veicoli di servizio, violando così le regole
che sovrintendono alla distribuzione di questi fondi. Contro le diocesi coinvolte
alcuni parlamentari hanno aperto un procedimento di accusa. In un messaggio ai fedeli
diffuso ieri al termine della plenaria dei vescovi a Manila, mons. Odchimar riconosce
che la vicenda, che ha suscitato vivo scalpore e non poche polemiche nel Paese, ha
“profondamente ferito” la Chiesa, ma chiede anche di “essere prudenti nel giudizio
e di cercare coscienziosamente l'intera verità che sta dietro a questa controversia.
Cerchiamo sempre la verità nella carità”. Il presidente della Conferenza episcopale
assicura quindi che “i vescovi coinvolti sono pronti ad assumersi la responsabilità
delle loro azioni e ad affrontare le conseguenze se dovesse essere provato che hanno
agito in modo illegale, anomalo e incostituzionale”. Il messaggio precisa inoltre
che gli stessi vescovi hanno agito in buona fede: “Nel loro desiderio sincero di aiutare
la loro gente, non hanno considerato le conseguenze negative che queste elargizioni
potevano portare loro”. In conclusione, mons. Odchimar assicura la disponibilità della
Conferenza episcopale a riesaminare le forme della collaborazione dei vescovi con
le agenzie governative che hanno il compito di aiutare i poveri, “verificando che
le sensibilità pastorali siano rispettate e più alti standard etici osservati”. Durante
i lavori della plenaria, iniziati sabato, i presuli filippini hanno eletto il loro
nuovo presidente. Si tratta di mons. José Palma, arcivescovo di Cebu, che entrerà
in carica il primo dicembre. La notizia dell’elezione, secondo quanto riferisce l’agenzia
Ucan, è stata accolta con grande entusiasmo dai fedeli dell’arcidiocesi. (A cura
di Lisa Zengarini)