Violenza in Nigeria: 20 morti in un giorno, tre vittime nell’attacco a una chiesa
Nuove violenze in Nigeria hanno colpito, in parte, la comunità cristiana locale: almeno
17 persone hanno perso la vita, ieri sera, a Maiduguri, nel nord-ovest del Paese,
in una sparatoria tra le forze di sicurezza e presunti estremisti islamici della famigerata
setta dei Boko Haram. Ma in mattinata altre 3 persone erano rimaste uccise in un attentato
dinamitardo contro una chiesa. L’edificio colpito si trova a Suleja, sobborgo della
capitale Abuja. Due delle persone sono rimaste uccise nell’esplosione, una terza è
deceduta in seguito in ospedale. Nessuna rivendicazione sinora, anche se probabilmente
si tratta dell’ultimo degli atti terroristici contro la minoranza cristiana della
Nigeria settentrionale, dietro i quali c’è l’estremismo islamico. E proprio appartenenti
alla setta musulmana dei Boko Haram sarebbero stati protagonisti delle violenze scoppiate
ieri anche a Maiduguri, nel nord-ovest della Nigeria: almeno 17 persone, tra le quali
un adolescente, sono rimaste uccise in una sparatoria tra le forze di sicurezza e
gli estremisti. Contrastanti le ricostruzioni dell’accaduto: secondo un portavoce
dell'esercito, una pattuglia ha risposto a un ordigno esplosivo lanciato da alcuni
uomini armati. Alcuni testimoni oculari, invece, sostengono che sono i militari ad
aver aperto il fuoco per primi, uccidendo alcuni civili sospettati di avere aiutato
gli aggressori e di avere incendiato alcune abitazioni. (A cura di Giancarlo La
Vella)