Grecia: anche la Chiesa cattolica risente delle conseguenze della crisi economica
nel Paese
Anche la Chiesa cattolica greca sta risentendo delle conseguenze della grave crisi
economica nel Paese. Ad affermarlo è l’arcivescovo di Atene Nikolaos Foskolos che
in un’intervista all’agenzia Cns parla di una situazione drammatica. “Questa crisi
– ha detto - potrebbe essere la peggiore nella nostra storia. La corruzione è diffusa
dappertutto, soprattutto nella classe politica. Non riceviamo alcun aiuto dallo
Stato o da altre Chiese occidentali e i nostri fedeli non possono dare di più. Le
nostre parrocchie sono in gravi difficoltà e tra qualche mese non saremo neanche in
grado di pagare il nostro personale e i nostri dipendenti”, ha aggiunto il presule.
Secondo mons. Foskolos, la nuova stretta fiscale decisa dal governo greco per venire
incontro alle richieste dell’Europa e degli istituti finanziari internazionali peserà
più sulla Chiesa cattolica che su quella ortodossa, che pure è stata colpita anch’essa
in modo pesante. “Siamo solo una piccola minoranza, con poche proprietà e risorse
e in questi ultimi anni abbiamo dovuto sostenere il peso di molti cattolici provenienti
dai Paesi poveri migliore che passano per la Grecia per cercare una vita migliore
in Europa”, ha spiegato, evidenziando come le condizioni in cui versano alcune parti
del Paese ricordano il Terzo mondo. La crisi ha costretto anche la Caritas greca e
le Missionarie della Carità a tagliare gli aiuti ai rifugiati. Ad Atene un ostello
e due mense per poveri saranno chiuse entro la fine dell’anno per mancanza di fondi.
“Molte persone soffrono la povertà in Grecia. Stiamo facendo il possibile, ma non
possiamo andare avanti così”, ha detto mons. Foskolos. (L.Z.)