2011-07-10 09:36:00

Laos: resta alto l’allarme per gli ordigni inesplosi sul territorio


In Laos il numero delle persone coinvolte in incidenti causati da ordigni inesplosi è calato da una media di 300 a 117 negli ultimi due anni. Dal 1996 l’operatore nazionale addetto alla pulizia, supportato dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, ha ripulito circa 24mila ettari di terreno; la National Regulary Authority for Uxo/Mine action, però, stima che ce ne siano altri 200mila. Nonostante il calo del numero delle vittime, precisa l'agenzia Fides, la gente è ancora molto scossa. Dal 1964 al 1973 si calcola che gli aerei statunitensi abbiano lanciato sul Laos oltre due milioni di munizioni a grappolo. Il 30% di queste, secondo il Centro di studio, sarebbe rimasto inesploso: nella provincia di Xieng Khouang in sole due settimane ne sono stati trovati circa 108. Il 27 giugno scorso, un nuovo programma decennale del governo locale è stato presentato all’incontro di Ginevra per la Convenzione sulle Munizioni a grappolo: fa seguito alla convenzione 2008, entrata in vigore a settembre 2010, che vieta lo stoccaggio e la produzione di munizioni a grappolo. Il programma si concentra sulla pulizia del territorio più povero, lungo il confine vietnamita. Il governo del Laos ha ospitato, inoltre, il primo incontro degli Stati, Parte della convenzione, nel novembre scorso. La riunione si è conclusa con l’adozione del Vientiane Declaration and action Plan. L’articolo 6 della Convenzione, infine, recita che tutti i Paesi sono obbligati a contribuire per fronteggiare l’emergenza. (G.I.)







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