Sud Sudan: il Consiglio Ecumenico delle Chiese auspica la pace per il nuovo Stato
africano
“Un futuro luminoso e pacifico”: è quanto auspica il Consiglio ecumenico delle Chiese
(Coe) per il Sud Sudan, il 54.mo Stato africano che ha proclamato ufficialmente la
sua indipendenza. Per l’occasione, il rev. Olav Fykse Tveit, segretario generale del
Coe, ha inviato una lettera al presidente del neo-Stato, il generale Salva Kiir Mayardit:
nel testo, viene ribadita l’importanza di questo “momento storico” e si sottolinea
la “grande gioia” perché tale giorno è arrivato, “il giorno dell’indipendenza, che
la popolazione del Sud Sudan ha tanto anelato”. Ricordando, poi, l’impegno pluriennale
del Coe nell’accompagnare il Paese vero la pace e la riconciliazione, il rev. Tveit
scrive: “Nel momento in cui la nazione entra nel primo anno della sua indipendenza,
siamo tutti consapevoli del fatto che essa dovrà confrontarsi con i difficili problemi
della riconciliazione tra i nemici di diversi conflitti, curando le persone traumatizzate
dalla guerra, ricostruendo le infrastrutture distrutte, risanando l’economia, assicurando
il rispetto dei diritti umani e del ruolo della legge e migliorando lo standard di
vita della popolazione, soprattutto nel campo sanitario ed educativo”. Per questo,
il Coe sottolinea che “è indispensabile che al popolo del Sud Sudan, il quale ha lottato
per l’indipendenza, non venga negata questa opportunità storica di iniziare un nuovo
capitolo nella storia della nazione, contrassegnata da pace e giustizia”. In questo
senso, l’auspicio particolare del Coe è che”sia la Repubblica del Sudan che quella
del Sud Sudan possono compiere tutti gli sforzi possibili per assicurare la pace e
la riconciliazione in questa nuova epoca”. Quindi, il Consiglio ecumenico delle Chiese
garantisce il proprio supporto al neo Stato africano, esprimendo l’augurio che anche
la comunità internazionale faccia la sua parte, per garantire al Paese “un futuro
luminoso e pacifico”. La lettera del rev. Tveit è stata letta oggi, a Juba, durante
la solenne cerimonia d’indipendenza. A rappresentare il Coe c'è il Pastore Samuel
Kobia, segretario generale dello stesso organismo dal 2003 al 2009. (A cura di
Isabella Piro)