Proteste in Siria: 15 morti. Libia: Gheddafi minaccia l'invio di Kamikaze in Europa
Libia: nuove minacce di Gheddafi all’Europa e alla Nato, mentre si fa sempre più preoccupante
la situazione in Siria dove si contano almeno 15 vittime per la repressione delle
proteste antigovernative che ieri si sono svolte in diverse città del Paese. Intanto,
Human Right Watch riporta le testimonianze agghiaccianti di alcuni soldati di Damasco
che sono riusciti a fuggire. Il servizio è di Eugenio Bonanata:
I soldati
che rifiutano di sparare sui manifestanti disarmati rischiano l’esecuzione. A raccontarlo
12 disertori, tra militari e membri dell’esercito siriano, scappati in Libano. Hanno
detto che più volte si sono trovati in queste condizioni. Una testimonianza, quella
contenuta in un comunicato della Ong, diffuso oggi a New York, che rappresenta la
prova della strategia della morte messa a punto dalle autorità di Damasco che continuano
a reprimere le manifestazioni di protesta. Lo hanno fatto anche ieri uccidendo almeno
15 dimostranti secondo gli attivisti siriani che parlano di decine di migliaia di
persone per le strade di diverse città. Epicentro delle proteste Hama, dove tra la
folla c’erano anche gli ambasciatori in Siria di Stati Uniti e Francia i quali hanno
voluto testimoniare la vicinanza dei propri Paesi agli antigovernativi nonostante
le critiche di Damasco. E in queste ore torna ad animarsi anche la protesta in Egitto.
In piazza Tahrir al Cairo ci sono decine di tende, segno che prosegue la mobilitazione
iniziata ieri - in modo pacifico - contro la lentezza delle riforme e dei processi
nei confronti dei gli esponenti dell’ex regime. In Libia, invece, proseguono i combattimenti
con i ribelli che continuano ad avanzare lentamente verso Tripoli. Ma a tenere banco
è il discorso di Gheddafi, diffuso ieri sera dalla tv di Stato. Il rais ha minacciato
l’invio in Europa di centinaia di kamikaze ribadendo che il suo regime non cadrà e
che la Nato deve cessare immediatamente i suoi attacchi.