L’appello dei vescovi Usa al governo: i tagli al bilancio non tocchino i poveri
Il vescovo di Albany e presidente del Committee on International Justice and Peace
della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, mons. Howard James Hubbard, e il presidente
del Catholic Relief, Ken Hackett, hanno inviato una lettera al Subcommitee on State,
Foreign Operations and Related Programs in occasione della prevista discussione del
bilancio del prossimo anno, nel quale si prevedono tagli. “Ridurre il deficit e il
debito di una nazione, ma senza andare a incidere in modo sproporzionato sui più poveri
del mondo”: questo scrive l’episcopato esortando il governo a orientarsi verso scelte
di politica economica che salvaguardino i programmi internazionali per la solidarietà
e gli aiuti umanitari. Già nell’anno in corso, infatti, ricorda L’Osservatore Romano,
il bilancio è stato decurtato dell’8,4% rispetto al 2010, quindi, secondo i presuli,
“ulteriori tagli al budget sarebbero sproporzionati”. Il rischio concreto è quello
di non avere più fondi per l’acquisto di medicinali e vaccini, per il sostegno ai
migranti e ai rifugiati che scappano dalla povertà e dai conflitti, per azioni finalizzate
allo sviluppo integrale della persona in maniera “moralmente appropriata”. “La povertà
e la disperazione – si precisa, infatti, nella missiva – sono in grado di fornire
terreno fertile per la crescita del terrorismo”. Il pericolo delle conseguenze che
i tagli possono avere sulle fasce più deboli delle popolazioni a livello internazionale,
sono state sollevate anche dal vescovo di Stockton, Stephen Edward Blaire, in una
lettera firmata nei mesi scorsi sempre in comunione con il vescovo di Albany, in cui
evidenziava come negli States l’intera comunità cristiana sia impegnata nella tutela
dei programmi di solidarietà: il Circe of protection, ad esempio, è una rete cui aderiscono
esponenti cattolici, protestanti ed evangelici afroamericani e ispanici, che propone
un impegno ecumenico per fermare la riduzione della spesa destinata ai programmi e
ai piani antipovertà. (R.B.)