2011-07-08 15:08:46

Scandalo intercettazioni in Gran Bretagna. In manette l’ex portavoce di Cameron


In Gran Bretagna, si estende lo scandalo intercettazioni. Il gruppo Murdoch ha annunciato la chiusura del settimanale "News of The World", accusato di aver spiato migliaia di persone negli ultimi 10 anni per procurarsi gli scoop. Arrestato l’ex direttore, Andy Coulson, che è anche l’ex portavoce del premier, David Cameron. Proprio il titolare di Downing Street in una conferenza stampa ha detto che il Paese è sconvolto e ha annunciato l’apertura di un’inchiesta e una stretta che riguarda l’intero sistema dei media. Il servizio di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

Sarà un magistrato a guidare l’indagine con i testimoni che parleranno sotto giuramento. “Rovisteremo ovunque” per far luce su questa pratica “assolutamente spregevole”. Sono parole dure quelle del premier Cameron, intenzionato ad andare fino in fondo superando soprattutto i limiti di una prima inchiesta che evidentemente non è stata capace di chiarire quello che stava succedendo. Il News of The World è accusato di aver creato un sistema complesso, basato sulla corruzione di poliziotti, che ha riguardato migliaia di persone spiate in tutti questi anni. Non solo personaggi famosi, ma anche i familiari delle vittime di terrorismo e le mogli dei soldati morti. Cameron si è assunto tutte le responsabilità di aver affidato all’ex direttore del giornale la comunicazione del suo team, nonostante fosse dimissionario proprio per lo scandalo delle intercettazioni. Nessuno – ha detto – mi aveva dato informazioni dettagliate. Ora, però, si tratta di scoprire cosa succedeva negli altri giornali. Per questo è stata nominata una seconda commissione, composta da figure autorevoli, che dovrà chiarire culture, pratiche ed etica della stampa britannica. La Commissione di controllo sui mass media non ha funzionato quindi – ha spiegato – dovrà essere riformata. Intanto, l’edizione di domenica prossima del diffuso settimanale News of The World sarà l’ultima della sua lunga storia. Il gruppo Murdoch ha ammesso che ci sono stati degli errori e che i proventi dell’ultima copia saranno devoluti in beneficenza. Non ci saranno pagine pubblicitarie, gli inserzionisti hanno boicottato l’appuntamento. Circa 200 i dipendenti che perderanno il posto di lavoro.

Italia
Il premier italiano, Silvio Berlusconi, ha annunciato che il candidato del Pdl alle elezioni del 2013 sarà il guardasigilli Alfano e di voler sostenere Gianni Letta nella corsa al Quirinale. In un’intervista a Repubblica, il presidente del Consiglio ha anche rassicurato sull’alleanza con la Lega, accusando il ministro Giulio Tremonti di scarsa collaborazione. In queste ore, Berlusconi e Tremonti si trovano faccia a faccia a Palazzo Chigi per definire l’agenda dei prossimi giorni. Intanto, il ministro delle Finanze è finito al centro di nuove polemiche per la richiesta di arresto del suo ex collaboratore e deputato del Pdl, Milanese.

Italia-Germania - immigrazione
Servono risposte europee per risolvere i problemi di Lampedusa legati all’immigrazione. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, incontrando il suo omologo tedesco, Christian Wulff, in visita in Italia. Il leader di Berlino, pur condividendo la prospettiva, ha invitato a non esagerare sul caso Lampedusa, ricordando che il suo Paese negli anni Novanta ha affrontato afflussi molto più massicci provenienti dai Balcani, senza ricorrere a nessuna assistenza. Intanto, in mattinata, al centro di accoglienza dell’isola siciliana, c’è stata una nuova protesta da parte di un gruppo di giovani tunisini, sbarcati da oltre un mese, che chiedono di lasciare Lampedusa.

Borse europee
Nuova giornata di affanno per le borse europee, sulla scia dei timori per la crisi del debito. pessimo l'andamento per la piazza di Milano, a causa del forte aumento del divario tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, considerati i più affidabili. Arretrano, in generale, i bancari. Gli esperti temono un attacco speculativo all’Italia e parlano della percezione di debolezza del ministro Tremonti, con il varo della manovra finanziaria che non riesce ad allontanare i timori.

Grecia
Riunione del Fondo monetario internazionale per approvare i tre miliardi di prestiti a favore della Grecia, che fanno parte della quinta tranche di aiuti da 12 miliardi totali. La cifra comprende anche una quota dell’Unione Europea già stanziata da Bruxelles, dopo il via libera alla manovra economica approvata da Atene. In queste ore, il premier greco Papandreou ha chiesto al suo governo di accelerare i tempi per l’attuazione del piano, mentre il Paese mostra perplessità per quanto riguarda il vasto progetto di privatizzazione da 50 miliardi.

Francia-Strauss-Khan
Avviata in Francia un’inchiesta in seguito alla denuncia del tentativo di stupro, mossa da una giornalista nei confronti dell’ex numero uno del Fondo monetario internazionale, Strauss-Khan. Lo hanno riferito fonti giudiziarie. Il fatto risale al febbraio del 2003.

Siria
Nuova mobilitazione antigovernativa, oggi, in diverse città della Siria. Secondo gli attivisti per i diritti umani, sarebbero stati uccise almeno quattro persone, delle quali una in pieno centro a Damasco. Folla per le strade della città ribelle di Hama, dove, al fianco dei dimostranti, c’è anche l’ambasciatore francese in Siria, intenzionato a testimoniare la solidarietà del suo Paese. Il parlamento eruopeo, intanto, ha chiesto all’Onu una dichiarazione di condanna per le violenze dell’esercito siriano e l’apertura di un corridoio umanitario al confine tra Libia e Turchia.

Egitto
Si torna a manifestare anche in Egitto, a tre mesi dalla cacciata di Mubarak. In migliaia in piazza Tahrir del Cairo animano il cosiddetto venerdì della “punizione e della perseveranza” per protestare contro la lentezza delle riforme e per invocare processi più trasparenti contro gli esponenti dell'ex regime. Numerose le tende allestite in piazza, mentre le Forze dell’ordine seguiranno il tutto a distanza, per evitare scontri dopo quelli avvenuti in settimana tra dimostranti e agenti.

Yemen
Si continua a discutere nello Yemen della prima apparizione televisiva del presidente, Saleh, dall’attacco subito il 3 giugno scorso. Dall’Arabia Saudita, dove si trova ricoverato per le ferite riportate, il capo di Stato si è detto pronto alla condivisione del potere, ma all’interno di quanto previsto dalle leggi e dalla Costituzione. Nessuna sorpresa da parte dell’opposizione, che ha bocciato le aperture del leader. Il discorso è stato accompagnato da spari in aria e festeggiamenti a Sanaa, dove si conta un morto e decine di feriti.

Libia
I vertici dell’esercito tunisino denunciano l’arrivo ogni giorno di almeno seimila rifugiati in fuga dalla Libia. Tunisi ha tuttavia rassicurato sulla tenuta della frontiera, mentre sembrano allungarsi i tempi per la soluzione della crisi. Sul terreno libico, infatti, i ribelli proseguono la lenta avanzata verso Tripoli, dove le forze fedeli a Gheddafi sono pronte a resistere ad oltranza. Dal canto suo, l’Onu preme per l’avvio di un rapido processo di pace.

Pakistan
Cresce la tensione nella città meridionale pakistana di Karachi, dove le violenze interetniche e politiche degli ultimi tre giorni hanno provocato almeno una settantina di morti. L’esercito ha inviato mille uomini, mentre le autorità cittadine hanno dato l’ordine di aprire il fuoco contro chiunque sia coinvolto nei disordini. Oggi, il principale partito locale ha indetto una giornata di lutto per gli eccidi: i negozi sono chiusi, fermi i mezzi di trasporto.

Medio Oriente
Cresce la tensione nell'aeroporto internazionale di Tel Aviv, in attesa dell’arrivo di decine di attivisti stranieri filopalestinesi prevista in queste ore. Le autorità israeliane hanno fatto sapere che ci saranno rimpatri immediati a spese delle compagnie aree. Numerosi gli agenti schierati per prevenire qualsiasi tipo di manifestazioni di solidarietà anche all’esterno dello scalo. In mattinata, disagi negli aeroporti di Parigi e Ginevra per la partenza dei voli diretti in Israele.

Texas
Giustiziato in Texas con un’iniezione letale il cittadino messicano condannato per aver stuprato e ucciso una ragazza di 16 anni nel 1996. Prima di morire, ha chiesto scusa alla famiglia. L’amministrazione Obama aveva fatto ricorso alla Corte suprema invocando il rinvio dell’esecuzione, affermando che questa avrebbe violato la Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari e avrebbe messo a rischio di arresto senza garanzie i cittadini americani all'estero. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 189







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