2011-07-07 08:17:12

Consiglio Mondiale delle Chiese: le guerre dell'acqua, minaccia per la pace


Viene definita la «guerra per l’oro blu», per rappresentare i conflitti che possono sorgere in varie zone del mondo per il controllo delle risorse idriche. Il tema è stato al centro di un recente incontro promosso dal Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc), a Ulm, in Germania, che ha caratterizzato, fra l’altro, la conclusione del programma «Decade to overcome violence», lanciato nel 2001 dall’organismo ecumenico. L’approfondimento è stato fatto nell’ambito di un’analisi generale concernente le minacce alla pace che potranno scaturire dagli scenari futuri. «Potrebbe accadere che nei prossimi anni — ha sottolineato il segretario generale del Wcc, Olav Fykse Tveit — l’acqua divenga centro dei conflitti». Il Wcc, ha aggiunto, «sta supportando l’Ecumenical Water Network, per dimostrare lo stretto legame esistente tra la pace, la natura e la necessità di riconciliazione tra le popolazioni che sono in conflitto per questioni legate alle risorse naturali». La rete dell’Ecumenical Water Network - riferisce L'Osservatore Romano - riunisce una serie di organizzazioni non solo religiose, ma anche laiche, come le Ong, con il compito di riflettere e di agire per promuovere la giustizia nell’accesso e nella distribuzione delle risorse idriche. «Sempre più l’acqua — si osserva — è trattata come un normale bene commerciale soggetto alle condizioni di mercato e così accade, sempre più spesso, che lì dove sono stati avviati progetti di privatizzazione, ai poveri venga precluso l’accesso all’acqua». E questo, si sottolinea, potrebbe contribuire ad alimentare in futuro i conflitti incentrati proprio sullo sfruttamento delle risorse idriche e sulla possibilità di un libero accesso al loro utilizzo. L’indiscriminato sfruttamento delle risorse idriche, secondo il segretario generale del Wcc, «sta inoltre avendo un impatto anche sull’economia e così accade anche per le risorse alimentari e l’energia». Il programma «Decade to overcome violence» ha visto nell’arco di un decennio una serie cospicua di conferenze, seminari e altre iniziative per promuovere la giustizia e la riconciliazione. «Il tema della pace — ha concluso il segretario generale del Wcc — è importante per tutti. È stato da noi rilanciato e da noi portato avanti quotidianamente in interazione con altri. Esso riguarda gli effetti del nostro stile di vita nei confronti del prossimo». Tra gli eventi più significativi, anch’essi programmati a conclusione del progetto, figura la Convocazione ecumenica che si è svolta a maggio a Kingston, in Giamaica. (L.Z.)







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