Tragedia nel Mar Rosso. Affonda un barcone con a bordo 200 migranti
Immigrazione. Ennesimo viaggio della speranza finito in tragedia. Questa volta teatro
è il Mar Rosso, dove un barcone con quasi 200 persone a bordo, dirette in Arabia Saudita,
è affondato a largo delle coste sudanesi. Tre i sopravvissuti. Cecilia Seppia:
Non si conosce
la provenienza, non si conoscono i nomi, nè i volti. Si sa soltanto che stavano fuggendo,
ma la speranza di una vita migliore, lontana da violenze e soprusi è annegata insieme
a loro, irrimediabilmente. E’ accaduto nel Mar Rosso, a sud di Sawaken, in acque territoriali
sudanesi, quando un barcone con a bordo 200 persone, tra cui donne e bambini, dopo
solo quattro ore di navigazione, ha preso fuoco. Inutile provare a mettersi in salvo,
inutile lanciare Sos. La maggior parte di loro è morta ustionata, gli altri sono stati
attaccati dagli squali. Il "Sudan media center", che ha diffuso la notizia, parla
di tre superstiti e assicura che le autorità locali stanno pattugliando la zona nella
speranza di trovare altre persone scampate alla tragedia. I migranti erano diretti
verso l’Arabia Saudita e dalle ultime ricostruzioni risulta che l’imbarcazione, senza
sedili nè cabine, costruita forse per la pesca, era salpata da Tokar vicino l’Eritrea.
Secondo l’agenzia, inoltre, i proprietari del battello, quattro yemeniti ritenuti
responsabili di traffico illegale di migranti con base a Port Sudan, sono stati rintracciati
e arrestati. In questa città sulle rive del Mar Rosso, è stata sventata una seconda
operazione di tratta di 247 migranti, provenienti in gran parte dal Ciad, Nigeria,
Somalia ed Eritrea. Si sta ancora indagando sulle cause dell’incendio, forse un guasto
al motore.
Siria: 14 morti a Hama, Usa chiedono ritiro delle Forze di
sicurezza Le forze fedeli al presidente siriano, Bashar al Assad, hanno ucciso
almeno 22 persone in un giro di vite lanciato in questi giorni contro la città di
Hama, tenuta ancora sotto assedio dall’esercito. Lo riferiscono attivisti per i diritti
umani, che parlano anche di 80 feriti, tra i quali alcuni in “gravi condizioni”. Intanto,
gli Usa hanno chiesto il ritiro delle truppe mentre la Francia ha sollecitato le Nazioni
Unite ad adottare una posizione risoluta nei confronti della “feroce repressione armata”.
Dal canto suo, Amnesty International ha accusato il governo di Assad di aver commesso
crimini contro l’umanità nella repressione delle proteste nella città di Tall Kalakh
e ha chiesto l’apertura di un’inchiesta sotto l’egida dell’Onu.
Libia: i
ribelli avanzano su Tripoli E' ancora giallo, in Libia, su un’eventuale uscita
di scena di Gheddafi. Secondo fonti ufficiali russe, il raìs sarebbe pronto
a cedere il potere in cambio di garanzie di immunità e della possibilità per il figlio,
Saif al-Islam, di partecipare alle elezioni che dovrebbero tenersi dopo il suo ritiro.
Sul terreno continuano aspri combattimenti e da questa mattina i ribelli hanno lanciato
un’offensiva contro le forze fedeli al colonnello a Gualich e stanno tentando di entrare
nella capitale attraverso Misurata. L’area è sorvolata dai jet Nato, che però al momento
non sono ancora intervenuti negli scontri.
Portogallo, Moody's taglia il
rating L’Agenzia internazionale Moody's ha portato a livello “spazzatura” il
rating sovrano del Portogallo, tagliandolo di 4 note: dal livello Baa1 al livello
Ba2. Anche l’outlook è negativo e Moody's non esclude altri tagli. Secondo l’agenzia
inoltre il rischio principale è che il Paese avrà bisogno di una seconda serie di
aiuti prima di tornare a finanziarsi sui mercati; per ora Lisbona è al livello di
Atene. L’Ue parla di una decisione spiacevole, non basata su analisi economiche, ma
solo su ipotesi.
Pakistan Escalation di violenza in Pakistan. E’
salito a 22 morti il bilancio degli scontri avvenuti nelle ultime 24 ore a Karachi,
tra bande politiche rivali. Lo riferiscono i media locali specificando che si tratta
di regolamento di conti tra diverse mafie che controllano i quartieri con racket
e estorsione. Intanto, nel Paese continuano gli scontri tra l’esercito pakistano e
i talebani legati ad Al Qaeda, nella zona tribale del Waziristan. In azione, oltre
alle truppe di terra, anche elicotteri d’attacco.
Afghanistan Nel
2012, ci sarà un ritiro parziale delle truppe britanniche dall’Afghanistan. Lo ha
ribadito il primo ministro di Londra, David Cameron, in visita a Kabul. Intanto, l’incidente
ieri sera, a 25 chilometri dalla capitale, dell’aereo cargo russo noleggiato dall’Isaf,
ha provocato la morte di nove persone che erano a bordo.
Giappone: governo
annuncia test resistenza a centrali nucleari Il governo di Tokyo ha annunciato
che effettuerà test di resistenza su tutte le centrali nucleari del Giappone. L’obiettivo,
si legge in una nota, è diffondere un ulteriore senso di sicurezza tra la gente. Questi
esami, ha detto il ministro dell’Economia, Banri Kaieda, citato dall’agenzia Jiji
Press, servono per riconquistare la fiducia della popolazione, ma la sicurezza delle
centrali, dopo Fukushima ha aggiunto, non è in discussione.
Nigeria: esplosione
e sparatoria in città nord est Una violenta esplosione seguita da colpi d’arma
da fuoco ha fatto tremare la città nordorientale nigeriana di Maiduguri, dove è attiva
la setta islamica Boko Aram responsabile di ripetute violenze. Testimoni hanno riferito
anche di sparatorie e attacchi con ordigni rudimentali per le strade, mentre i soldati
hanno preso posizione nei punti strategici della città. Per ora, non si ha notizia
di vittime. Dall’inizio dell’anno, a Maiduguri sono morte almeno 150 persone in seguito
alle violenze scatenate dai militanti integralisti, che predicano l’applicazione integrale
della sharia (legge islamica).
Manovra economica: oggi presentazione
del ministro Tremonti Governo italiano al lavoro per superare gli ultimi ostacoli
sulla manovra finanziaria. Ritirata la norma sul Lodo Mondadori, il Quirinale ieri
non ha nascosto perplessità su alcuni altri punti come la soppressione dell’Ice e
lo stop alla riscossione delle multe sulle quote latte. Alle 15 ci sarà la conferenza
stampa del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, per illustrare il provvedimento
a cui parteciperanno anche i ministri Sacconi, Romani, Brunetta e Calderoli. Dopo
la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, comincerà la maratona parlamentare
che si concluderà prima della pausa di agosto. Pesante l’impatto complessivo del provvedimento,
che sfiora i 50 miliardi, tra maggiori entrate - tra cui 8,8 miliardi per il bollo
sul “conto titoli” e risparmi di spesa. Stamani, flash-mob davanti al Senato
su iniziativa di parlamentari e cittadine contro il taglio da 4 miliardi al welfare
e alla conciliazione. (Panoramica internazionale a cura di Cecilia Seppia)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 187