Gli agguati mortali
in strada e in pieno giorno, le uccisioni efferate per futili motivi, i lucrosi affari
della ‘ndrangheta tra droga e riciclaggio: Roma, ormai, si sente sempre più una città
insicura, crocevia di delitti eccellenti e storie di criminalità. Dall’inizio
dell’anno, gli omicidi sono stati una ventina, sei dei quali con modalità che ricordano
quelli commessi a Palermo negli anni bui della guerra di mafia. E c’è già
chi, tra le forze sociali e politiche, non esita a paragonare la Città Eterna
alla Chigaco degli anni’20, quando a comandare erano solo i mitra e le pistole.
Un paragone estremo? Forse. Intanto anche il cardinale Vicario Agostino Vallini
definisce questi atti come "casi di violenza gratuita che si ripetono con troppa frequenza".
(di Federico Piana)