Il Pontificio Consiglio per i Migranti: il turismo, momento importante di evangelizzazione
e dialogo
“Turismo e avvicinamento delle culture”: questo il tema della Giornata mondiale del
turismo, che si celebra il 27 settembre. In vista di questa ricorrenza, il Pontificio
Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti ha pubblicato oggi un messaggio
in cui si ribadisce l’importanza del turismo come momento di dialogo e di evangelizzazione.
Annunciato, infine, il 7.mo Congresso mondiale di pastorale per il turismo, che si
terrà in Messico nel 2012. Il servizio di Isabella Piro:
Sono più
di novecento milioni le persone che oggi compiono viaggi internazionali. Una cifra
notevole di fronte alla quale, scrive il Pontificio Consiglio per i Migranti e gli
Itineranti, è necessario riflettere sull’importanza del viaggio come incontro fra
le diverse culture del mondo. “Turismo e avvicinamento delle culture”, dunque, il
tema scelto per la Giornata mondiale di quest’anno, proprio per ribadire, sulla scia
di Benedetto XVI, che “occorre fare in modo che le persone accettino non soltanto
l’esistenza della cultura dell’altro, ma desiderino anche riceverne un arricchimento”.
Perché il turismo, si legge nel messaggio, è “un’occasione privilegiata” di “autoeducazione
personale, di mutua tolleranza e di accostamento alle legittime differenze tra popoli
e culture”.
Ma su cosa si basa il dialogo? Il dicastero vaticano lo
ribadisce: sull’ascolto e sul rispetto, evitando pregiudizi ed esclusioni, superficialità
e parzialità. E tale atteggiamento deve essere reciproco: prima di partire, il turista
si informi sul luogo che visiterà e chi lo accoglie rispetti le sue aspettative.
In
quest’ambito, prosegue il messaggio, la Chiesa ha molto da offrire, poiché “il patrimonio
culturale che nasce dall’esperienza della fede, dall’incontro fra la cultura e il
Vangelo” è immenso e va presentato “nella sua autenticità”, nella sua “vera natura
religiosa”. “Anche in campo culturale – come dice il Papa – il cristianesimo ha da
offrire a tutti la più potente forza di rinnovamento e di elevazione, cioè l’Amore
di Dio”.
Cosa fare dunque? Il Pontificio Consiglio dà indicazioni chiare:
elaborare itinerari turistici adatti ai luoghi sacri, predisporre strutture di accoglienza
adeguate, formare spiritualmente ed culturalmente le guide turistiche, pensare alla
possibile creazione di un’organizzazione di guide cattoliche ed elaborare dépliant,
siti web e riviste specializzate sul patrimonio artistico della Chiesa. Tutto questo
perché il turismo religioso sia inteso come “una piattaforma per realizzare l’annuncio
chiaro ed esplicito di Gesù Cristo”.
Infine, il messaggio – a firma
del presidente e del segretario del dicastero, mons. Antonio Maria Vegliò e mons.
Joseph Kalathiparambil – si conclude con l’annuncio del settimo Congresso mondiale
di pastorale del turismo che si terrà a Cancún, in Messico, dal 23 al 27 aprile 2012.