Colombia: i vescovi chiedono una seria riforma strutturale del sistema sanitario
Nel corso della seconda giornata di lavoro dell’Assemblea plenaria della Conferenza
episcopale colombiana, in corso a Bogotà, i vescovi hanno confermato con fermezza
le denunce del Procuratore generale della nazione, Alejandro Ordónez, secondo le quali
- riferisce l'agenzia Fides - il sistema sanitario del Paese richiede una riforma
strutturale seria. “La sanità in Colombia ha toccato il fondo e bisogna ristrutturarla
completamente", ha dichiarato il Segretario generale della Conferenza episcopale colombiana,
mons. Juan Vicente Córdoba, vescovo ausiliare di Bucaramanga, ricordando che la salute
“è un diritto di tutti, che nel Paese viene quotidianamente violato nella maniera
più infame”. “Non si possono fare affari con quello che è un diritto, non è possibile
giocare con la vita delle persone" ha continuato il portavoce dei vescovi colombiani
condannando la corruzione nell’amministrazione delle risorse pubbliche destinate alla
salute dei colombiani più svantaggiati. "E’ il colmo che ci siano cure e farmaci per
i ricchi e altri per i poveri” ha sottolineato mons. Córdoba. Il presidente della
Conferenza episcopale, mons. Rubén Salazar, arcivescovo di Bogotá, ha evidenziato
il dramma dei conducenti che guidano in stato di ubriachezza: "in Colombia ci dovrebbe
essere una legislazione più severa, con punizioni più dure per questi conducenti,
che non solo mettono a rischio la propria vita, ma anche quella di persone innocenti”.
(R.P.)