Nigeria: il vescovo di Maiduguri non esclude implicazioni politiche negli utimi attentati
Almeno 10 persone sono morte e diverse altre ferite nell’esplosione di una bomba in
un bar a Maiduguri, nel nord della Nigeria tra sabato e domenica scorsi. “E’ chiaro
che la tensione in città è molto alta, visto che vi sono gruppi armati che vanno in
giro a sparare sulla gente”, riferisce mons. Oliver Dashe Doeme, vescovo di Maiduguri
all’agenzia Fides. Circa la natura e la causa degli attentati mons. Doeme risponde:
“non si può escludere un’implicazione politica. Certi ambienti potrebbero aver 'dirottato'
la setta Boko Haram per i propri scopi. Nessuno ha dichiarato esplicitamente cosa
vuole ottenere con questi attentati. Certamente vi sono forze che non vogliono la
pace nell’area”. Il vescovo di Maiduguri aggiunge che "non sono solo i cristiani ad
esser presi come bersaglio. Si pensi al fatto che una bomba è esplosa nei pressi dell’abitazione
del capo musulmano di Borno, oppure quando è stato colpito il mercato frequentato
da tutti, cristiani e musulmani. Certamente i cristiani sono in sofferenza: diversi
fedeli sono stati uccisi e lo scorso mese la nostra cattedrale è stata seriamente
danneggiata in un attentato. Ma le vittime non sono solo cristiane”. In precedenza,
in un attentato attribuito a Boko Haram, era morto un politico locale. (G.I.)