Colombia: la Chiesa si offre per un nuovo tentativo di mediazione con le Farc
“A Cano tendiamo la mano, la mano di un fratello colombiano affinché possiamo raggiungere
la pace … Lui, che è un uomo intelligente, deve capire che la violenza porta solo
violenza e che quello di cui la Colombia ha bisogno è il perdono”. A nome della Chiesa
- riporta l'agenzia Misna - il segretario della Conferenza episcopale colombiana,
mons. Juan Vicente Córdoba, si è rivolto così al massimo capo delle Forze armate rivoluzionarie
della Colombia (Farc), noto con l’alias di Alfonso Cano, chiedendogli di consegnarsi
alle autorità e offrendosi per una nuova mediazione tra il governo e la guerriglia
più longeva dell’America Latina. “La Chiesa cattolica è disposta a dialogare, a prestarsi
come facilitatrice, se il presidente (Juan Manuel Santos) lo consentirà” ha aggiunto
il presule, citato dal quotidiano ‘El Tiempo’, parlando da Bogotá. Anche il presidente
dei vescovi, mons. Rubén Salazar, ha auspicato una via d’uscita pacifica al conflitto
interno che si trascina ormai da quasi mezzo secolo: “L’ideale – ha detto – è che
si possa davvero vivere la pace, che non ci sia una sollevazione armata e che lo Stato
garantisca per tutti la giustizia in ogni campo. Il nostro messaggio è stato sempre
a favore della fine del conflitto”. Secondo mons. Salazar, “la Colombia si è evoluta
negli ultimi anni abbastanza per ottenere una vera concertazione, un dialogo, a cui
tutti possano partecipare per la costruzione di un Paese migliore”. (R.P.)