Le norme igieniche di base per affrontare una vacanza esotica in tutta sicurezza
Tempo di vacanze. Sono molti i viaggiatori che scelgono le mete esotiche e, prima
di partire, è importante che sappiano cosa possono o non possono mangiare, una volta
arrivati a destinazione. Nell’intervista di Eliana Astorri, la prof.ssa
Patrizia Laurenti, associato di Igiene e responsabile del Servizio di Igiene Ospedaliera
del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, spiega quali siano le malattie
a cui si può andare incontro, cosa può causare un’intossicazione alimentare e quali
sono le semplici regole da seguire per una vacanza ai tropici sicura:
R. – In alcuni
Paesi, sono endemiche, cioè costantemente presenti, malattie a trasmissione "oro-fecale",
sostenute cioè da microorganismi che si eliminano attraverso le feci e che poi, contaminando
l’acqua o gli alimenti, possono essere reintrodotti attraverso l’alimentazione. Esistono
malattie ancora come il colera, per esempio, o la cosiddetta "diarrea del viaggiatore".
Addirittura, in alcuni Paesi abbastanza vicini a noi c’è ancora la poliomielite e
anch’essa a trasmissione oro-fecale. Per alcune di queste malattie siamo protetti,
perché vaccinati. Per altre è molto importante il rispetto di norme comportamentali.
D.
- Quindi cibi cotti, frutta da sbucciare…
R. – Cibi ben cotti e serviti
caldi. Molta attenzione va posta all’acqua: mai bere acqua di rubinetto da fontanelle
o trasformata in ghiaccio. Bere acqua di bottiglia, avendo attenzione che la bottiglia
la apriamo noi o sia aperta di fronte a noi. Se questo non è possibile, che l’acqua
sia almeno disinfettata attraverso la bollitura, per esempio, o attraverso l’aggiunta
di una soluzione disinfettante di uso comune. Inoltre, lavare frutta e verdura con
acqua potabile e non farla sbucciare ad altri ma sbucciarla da sé, con le proprie
mani, che siano ovviamente lavate con acqua sicura o che siano state disinfettate
con gel, che oggi sono molto diffusi, a base alcolica. Attenzione all’etichetta: questi
gel devono contenere alcol.
D. – Nei Paesi dove l’acqua può essere contaminata,
anche lavarsi i denti può essere pericoloso?
R. – Teoricamente sì, soprattutto
se si hanno ferite. Quindi, è importante utilizzare ancora una volta acqua minerale
per sciacquarsi la bocca e i denti.
D. – Se noi prima di partire facciamo
il vaccino, ad esempio per l’epatite A, ci salviamo in qualche modo?
R.
– Assolutamente sì: esistono vaccini contro alcune di queste malattie a trasmissione
oro-fecale oggi molto sicuri e molto efficaci.
D. – Però, non si può
nemmeno andare in Paesi esotici e non mangiare i piatti locali: questo fa parte dell’esperienza
del viaggio…
R. – Sono d’accordo, e vanno anche tutelati questi piatti
esotici, molti dei quali sono arrivati anche nel nostro Paese. Il criterio fondamentale
è essere sicuri della qualità delle materie prime e dell’igienicità degli ambienti
e delle persone che producono e preparano questi prodotti. Direi che una parola importante
è “consapevolezza”: ovvero, se possibile, conoscere per tempo la meta presso cui ci
si reca e quindi conoscere la situazione sanitaria di quel Paese per adottare tutte
le misure che ci faranno godere a pieno la bellezza della vacanza, la bellezza dei
luoghi e anche la bontà dei cibi. (bf)