2011-07-04 15:18:47

I giudici dell'Aja lo accusano di genocidio, Mladic tenta di boicottare l'udienza


Ripreso il processo contro Ratko Mladic davanti alla Corte penale internazionale dell’Aja. L’ex generale serbo-bosniaco, nonostante l’annuncio di un boicottaggio, si è presentato a sorpresa in aula ma è stato allontanato subito dopo. I giudici lo hanno accusato formalmente di genocidio e crimini di guerra per i fatti avvenuti nell’ex Jugoslavia negli anni Novanta. Il servizio è di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

La strategia di Mladic non è servita ad evitare la formalizzazione dei capi d’imputazione a suo carico. Il giudice ha registrato una dichiarazione di innocenza a fronte delle accuse di genocidio e crimini di guerra. La lettura è avvenuta in sua assenza al termine di una seduta segnata dalle provocazioni dell’imputato: il presidente del tribunale dell'Aja lo ha espulso dopo che lo aveva interrotto più volte e dopo che si era scontrato verbalmente con alcuni familiari delle vittime. Bocciato il rinvio dell’udienza sollecitato dall’ex generale per studiare meglio le carte e per consentire la designazione del team difensivo. Oggi il suo legale d’ufficio ha rinunciato all’incarico. Le notizie di ieri davano per certa l’intenzione di Mladic di boicottare la seduta. Stamattina il suo arrivo in aula ha sorpreso tutti. Togliendosi le cuffie per la traduzione dalle orecchie l’ex generale ha reclamato la presenza del suo avvocato affermando che non aveva alcuna intenzione di ascoltare. La corte, invece, con la mossa odierna, ha applicato un meccanismo procedurale che evita qualsiasi ipotesi di stop. Ribadito, inoltre, che nessuna ragione medica può impedire la prosecuzione del procedimento, mentre l’imputato ha tirato in ballo la sua malattia fin dal suo arrivo all’Aja.







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