Costa d'Avorio. Oltre 200 mila gli ivoriani rifugiati: 15 mila nella missione salesiana
di Duekoué
Nel corso delle ultime tre settimane l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per
i Rifugiati (Unhcr) e le agenzie partner hanno registrato 322.277 sfollati all’interno
della Costa d’Avorio. Gli sfollati si trovano in insediamenti o sono accolti da famiglie.
La maggior parte di loro si concentra nella parte occidentale del Paese (132.188),
seguita dalle regioni settentrionali (62.676) e dalla città di Abidjan (55.912) nel
sud. Altri invece sono ancora nascosti nella boscaglia. Secondo le comunità locali,
in alcune delle aree più duramente colpite dai combattimenti le condizioni per il
ritorno sarebbero migliorate. Nelle zone di Zouan-Hounien e Teapleu, nell’ovest della
Costa d’Avorio, ad esempio, - riporta l'agenzia Fides - ci sarebbero miglioramenti
delle condizioni di sicurezza. Sono invece ancora accese le tensioni locali nella
regione sud-occidentale di Sassandra. Si tratta dell’area in cui all’inizio di maggio
280 civili in fuga da Abidjan sono stati uccisi da gruppi di mercenari pro-Gbagbo.
Molte delle vittime sono state sepolte in fosse comuni. In cinque villaggi sono state
distrutte complessivamente oltre 500 abitazioni e una farmacia. Secondo le stime,
gli sfollati nella regione sarebbero circa 17 mila, tra cui un numero imprecisato
di persone ancora nascoste nella foresta. Nella missione salesiana di Duekoué ci sono
ancora 15 mila rifugiati. Il missionario salesiano César Fernández fa sapere, attraverso
la Procura missionaria di Madrid, che ci sono case bruciate e distrutte. Numerosi
sono i segni dei proiettili; la gente vaga con lo sguardo perduto, in alcuni casi
senza speranza. L’Unhcr ha già messo a punto un piano per creare un campo profughi
con condizioni igienico-sanitarie accettabili, così come le “Misiones Salesianas”
avevamo chiesto nel mese di marzo. Molte persone, tuttavia, come attestano i missionari
di Duékoué, non vogliono lasciare la missione per timore di rappresaglie. Più di 400
famiglie, solo nel quartiere di Carrefour di Duékoué, hanno perso case e proprietà
e non sanno dove andare. La missione ancora oggi è protetta dall’Operazione delle
Nazioni Unite in Costa d`Avorio (Unoci - United Nations Operation in Côte d`Ivoire).
Nei prossimi giorni è previsto il trasferimento dei profughi. “Si prevede che 800
persone andranno via dalla missione, ma ci vorranno più di cinque mesi per tornare
alla normalità” affermano i missionari. Gli ivoriani rifugiati in diversi paesi dell’Africa
occidentale sono ancora più di 200 mila. (R.P.)