Corno d'Africa: migliaia di profughi a causa della siccità
Una delle peggiori siccità degli ultimi 60 anni sta colpendo il Corno d’Africa. Tra
gli otto e i dieci milioni sono le persone toccate dalla carestia. Le agenzie umanitaria
- riferisce l'agenzia Misna - stanno da giorni denunciando la situazione e la lentezza
nel far giungere gli aiuti. Il governo del Kenya ha dichiarato il disastro nazionale
e sta facendo appello alla comunità internazionale. Al campo profughi di Daadab –
il più grande campo profughi del mondo – nel nord del Kenya si è arrivati al limite
della capienza. Sono circa 370mila i rifugiati per un campo costruito per contenerne
al massimo 90mila. I responsabili del campo parlano di circa un migliaio di persone
al giorno che arrivano dalla Somalia. Ma anche al confine tra Kenya ed Etiopia, nella
zona di Moyale, testimoni oculari hanno confermato che sono centinaia le persone che
si stanno muovendo verso i campi profughi in Kenya. “L’elevato afflusso di nuovi rifugiati
sta esercitando una forte pressione sulle risorse già limitate. I rifugiati hanno
bisogno di sostegno urgente. Hanno bisogno di cibo e acqua. Allo stesso tempo è necessario
fornire assistenza di emergenza ai keniani che sono colpiti dalla siccità, dice Gwynne-Vaughan
della Ong inglese ‘Care’ che da anni opera nella zona: “ Stiamo distribuendo cibo
del Programma Alimentare Mondiale (Pam) per i profughi a Dadaab, però, senza ulteriori
finanziamenti, le scorte alimentari si esauriranno in poche settimane”. (R.P.)