2011-06-30 14:02:30

Libia: duemila profughi intrappolati nel deserto al confine col Ciad


Intrappolati nel deserto a causa del conflitto in Libia. Sono le oltre 2000 persone, per lo più ciadiane, scoperte dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) nelle aree di Al-Gatrun e di Sebha, nella Libia meridionale. “Lo stato di salute di queste persone è molto preoccupante, hanno trascorso settimane nel deserto, senza protezione dal sole, dal vento o dalla sabbia, senza accesso all’acqua, al cibo o a medicinali. È un miracolo che non ci siano stati morti in questi condizioni” ha fatto sapere all’agenzia Misna Qasin Sufi, esponente dell’Oim. I migranti, tra i quali molte donne, bambini e anziani, hanno trascorso fino a sei settimane in viaggio da località come Misurata, Cufra e Al Jufra. “La forte presenza di donne, di bambini e di persone anziane evidenzia il fatto che si tratta di migranti che vivevano e lavoravano in Libia da tanto tempo, anche da trent’anni. Per loro dover tornare in Ciad, dove non sanno cosa li aspetta, è motivo di forte preoccupazione e di paura” sottolinea l’Oim in una nota. “La situazione di queste persone è struggente, alcuni hanno perso famigliari, donne che non hanno più notizie dei mariti, famiglie separate a causa del conflitto” riferisce ancora l’organizzazione. L’intenzione degli operatori umanitari, come l’Oim e la Mezzaluna Rossa, che distribuiscono acqua e altri beni comprati al mercato di Sebha, è quella di procedere a un’evacuazione via aerea verso il Ciad e il Niger. Secondo le stime dell’Oim sarebbero 44 mila finora i migranti subsahariani, che hanno varcato il confine meridionale con il Ciad nelle scorse settimane, mentre in 75 mila avrebbero raggiunto il Niger. (M.R.)







All the contents on this site are copyrighted ©.