Intersos: in Congo si costruiscono scuole per togliere i bambini dalla guerra
“Costruiamo le scuole in Congo per togliere i bambini dalla guerra”. È la campagna
lanciata da Intersos per evitare che i bambini siano rapiti e costretti a fare i soldati.
Nel distretto dello Uélé, all'estremo Nord della Repubblica Democratica del Congo,
ogni giorno 300 bambini attraversano 12 chilometri di foresta equatoriale per andare
a scuola. Nel tragitto subiscono soprusi, sono derubati e rischiano di essere rapiti
dalle milizie armate del Lra (Esercito di resistenza del Signore). Nel 2009 - riferisce
l'agenzia Sir - la scuola primaria di Bakudangba venne quasi distrutta dai ribelli.
I maestri e l’amministratore decisero di non chiuderla, ma hanno spostato le lezioni
nei locali della scuola primaria cattolica a Doruma, il centro abitato più grande
che dista, appunto, 12 chilometri dal piccolo villaggio. Per ridurre il rischio di
reclutamento di bambini soldato dovuto ai continui spostamenti nelle zone insicure
della foresta “stiamo ricostruendo – spiega Ludovico Gammarelli, capomissione in Congo
– la scuola primaria nel villaggio di Bakudangba. Servono i materiali per rimettere
in piedi i sette edifici della scuola. Solo una classe è tuttora integra ma va ristrutturata,
due hanno solo pareti in mattoni”, mentre il resto è completamente distrutto. Mancano
inoltre “gli arredi, i banchi e le lavagne”. “Serve un sostegno concreto – evidenzia
Gammarelli – per portare a termine i lavori al più presto”. (R.P.)