2011-06-30 14:24:43

Alla vigilia dell'udienza del Papa al direttivo della Fao, intervista a mons. Travaglino, Osservatore vaticano presso l'agenzia Onu per l'alimentazione


Il Papa riceverà, domani in udienza, i partecipanti alla Conferenza della Fao in corso fino a sabato. Si tratta della Conferenza biennale, massimo organo direttivo dell'agenzia delle Nazioni Unite. Ad incontrare Benedetto XVI ci sarà il nuovo direttore generale, eletto proprio nei giorni scorsi dalla Conferenza stessa. Si tratta del brasiliano Josè Graziano da Silva, primo rappresentante dell'America Latina a guidare l'organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura. Delle priorità e degli obiettivi dell’Organizzazione, Fausta Speranza ha parlato con mons. Luigi Travaglino, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Organizzazioni e gli organismi delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’agricoltura Fao, Ifad e Pam:RealAudioMP3

R. – La priorità delle priorità direi che sia quella di ridurre il numero di affamati entro il 2015, che, come è noto, ed è bene ricordare, è pure il primo degli otto obiettivi del millennio, approvati dalle Nazioni Unite nel 2000 e riconfermati nel 2010. La seconda priorità è la riforma agraria e il regime di proprietà dei terreni coltivabili, che tengano conto dei diritti dei piccoli agricoltori nella maggior parte dei Paesi. Oggi si sa che c’è tutta una corsa all’acquisto di terreni nei Paesi del cosiddetto Terzo mondo e del Quarto mondo. Al riguardo ho avuto modo di ricordare che all’agricoltura spetta un ruolo centrale, come ha detto anche il Papa, nel più vasto ambito dell’attività economica, un ruolo strategico, capace di dare anche un sostanziale apporto ad una crescita realmente sostenibile. Quindi la Fao, con la sua struttura e il conseguente impegno, deve concorrere a sottolineare la funzione portante dell’agricoltura, non solo come attività di produzione alimentare ma anche come elemento dei più ampi processi di sviluppo di un Paese. Una terza priorità, e la sottolineo volentieri, è l’attenzione alla famiglia rurale. Proprio questa mattina, la 37.ma sessione della Conferenza ha approvato la proposta di chiedere all’Onu che il 2014 sia dichiarato Anno internazionale della famiglia rurale.

D. – Quali, in tutto questo, gli obiettivi indicati finora da Benedetto XVI?

R. – Dobbiamo riferirci naturalmente al discorso che Papa Benedetto XVI ha tenuto due anni fa, in occasione della sua visita alla Fao. Il Papa indicava, tra gli altri, questi obiettivi: anzitutto, l’imperativo morale di ridurre il numero di chi soffre la fame, giacché la terra può sufficientemente nutrire tutti i suoi abitanti; il secondo obiettivo è la ricerca di un giusto equilibrio tra cooperazione e sussidiarietà, nel senso che chi mette a disposizione le risorse non può considerarle come un investimento a suo esclusivo vantaggio; terzo, scongiurare il rischio che il mondo rurale sia considerato come una realtà di secondo ordine; e, infine, ricorderei ancora l’obiettivo di curare attentamente il rapporto tra lo sviluppo nelle sue varie espressioni, non soltanto lo sviluppo agricolo, ma anche quello industriale, e la tutela dell’ambiente.

D. – Come guardare alla nuova direzione della Fao?

R. – In tutti, c’è questa attesa di novità. Ci si augura che ci sia anzitutto un nuovo dinamismo - io me lo sono sentito suggerire, chiedere da diversi colleghi - un nuovo dinamismo che non vuol dire moltiplicazione dei programmi o dei progetti, ma una seria razionalizzazione delle attività che sono già in corso, che sono in programma. Poi, continuità d’azione, tenendo presente le attese degli Stati membri, perché la Fao non è una struttura astratta, ma è fatta da Stati membri. Quindi, la nuova fase deve completare il processo di riforma dell’organizzazione che si trascina da parecchi anni. Ma la riforma attesa, per lo meno dal nostro punto di vista, non dovrebbe limitarsi agli aspetti formali o burocratici, ma dovrebbe essere una riforma in grado di promuovere soprattutto persone consapevoli di essere al servizio di altre persone e dei loro diritti fondamentali. (ap)







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