Pakistan: sarà abolito il Ministero per le minoranze religiose guidato da Shabhaz
Bhatti
Sarà presto abolito in Pakistan il Ministero federale per le minoranze religiose.
Il provvedimento, che entrerà in vigore il primo luglio, dividerà l’attuale dicastero,
decentrandolo nelle province alle quali spetteranno tutte le competenze. Il Ministero
era stato guidato fino al 2 marzo da Shabhaz Bhatti, ucciso da integralisti islamici
per la sua politica a difesa dei cristiani pakistani che ora, a causa del piano di
divisione, temono nuove violenze e persecuzioni. Francesca Sabatinelli ne ha
parlato con Shahid Mobeen, pakistano, docente all'a Pontificia Università Lateranense:
R. – Penso
che Shabhaz Bhatti sia stato ucciso per la seconda volta: è stato ucciso, la prima
volta, fisicamente, dai fondamentalisti e la seconda volta dal governo, con il decentramento
del Ministero federale, che a lui era tanto caro e che era una sua opera.
D.
– Ma per quale ragione Islamabad ha preso questa decisione?
R. – Ho
il sospetto che il ritiro degli Stati Uniti dall’Afghanistan abbia conseguenze sulla
politica regionale. Proprio per questo influisce, secondo me, sulle minoranze del
Pakistan.
D. – Frammentare, dividere questo Ministero, cosa significherà
per le minoranze e quindi per i cristiani anche?
R. – Ci sono quattro
regioni nel Pakistan e ogni regione ha il suo governo, rappresentato da più partiti
politici. Il Ministero sarà dato alle regioni e ogni parlamentare regionale prenderà
il provvedimento per le minoranze della sua regione. Come sappiamo, le minoranze rappresentano
la parte più debole, sia a livello sociale che economico, e quindi questo non promette
niente di buono, poiché già la quota del 5 per cento, fatta approvare dal ministro
Shabhaz Bhatti, non è stata applicata coerentemente a livello federale. Il sud del
Pakistan, e il centro-sud in particolare, sarà il cuore della persecuzione dei cristiani
in quella regione. Con il Ministero federale, le minoranze avevano la rappresentanza
in parlamento, a livello nazionale, nel gabinetto dei ministri, dove il ministro delle
minoranze cercava di difendere i diritti e la promozione delle minoranze e questo
non sarà più possibile nella politica nazionale.(ap)