Comore: tolleranza per i cattolici e fedeli in aumento. La testimonianza di mons.
Mahuza Yava
La Chiesa cattolica nelle isole Comore sta crescendo, “si svilupperà e avrà un futuro”.
Ad affermarlo è mons. Mahuza Yava, vicario apostolico nell’arcipelago dell’Africa
sudorientale, in un’intervista riportata dall’agenzia Zenit durante un suo viaggio
in Germania. Sebbene i cristiani nelle Comore non arrivino a seimila, su un totale
di 750 mila abitanti, la comunità cristiana convive pacificamente con il 99% musulmano
della popolazione, di confessione sunnita. In un momento in cui aumentano le preoccupazioni
per la crescita dell'islam estremista, il presule ha dichiarato che le relazioni con
i musulmani nelle Comore sono positive dal maggio 2010, quando Papa Benedetto XVI
ha elevato la missione cattolica nelle isole allo status di Vicariato Apostolico con
un suo vescovo. “Possiamo esprimerci liberamente nella misura in cui non facciamo
proselitismo. Se non violiamo l'islam non dobbiamo temere per la nostra vita”, ha
aggiunto il presule. “E' un islam tollerante che non ha nulla a che vedere con l'estremismo.
Come cristiani siamo ben accettati e tollerati”. La Chiesa è stata in parte accettata
come risultato del suo approccio caritativo in un Paese che è uno dei più poveri dell'Africa
e dipende fortemente dagli aiuti stranieri. Il vescovo ha avvertito che i cristiani
sono stati messi spesso sotto pressione per convertirsi all'islam. “Una donna che
sposa un uomo musulmano sarà costretta a convertirsi all'islam se non ha una fede
forte”, ha dichiarato. “Allo stesso modo, i bambini cristiani sono esortati alla conversione
dagli amici a scuola”. Per il fatto di essere un'esigua minoranza, i cristiani sono
perciò molto uniti, come una famiglia, ha sottolineato il presule: “Siamo animati
dallo stesso spirito, e siamo una cosa sola nella solidarietà”. Il denaro, ha indicato
il vescovo, “va direttamente al budget parrocchiale dei sacerdoti e permette loro
di avere ciò di cui hanno bisogno: cibo, trasporti, assistenza medica, vestiario”.
Secondo le statistiche vaticane, in una generazione i cattolici nelle isole Comore
sono passati da 1.300 a oltre 4.300. (M.R.)