Nicaragua. L’arcivescovo di Managua prega per la stabilità del Paese
"Il popolo nicaraguense è un popolo maturo e dunque, alle elezioni del prossimo novembre,
saprà partecipare con ordine e nel rispetto delle regole". Così, domenica scorsa,
l'arcivescovo di Managua, mons. Leopoldo Brenes Solórzano, ha voluto commentare la
fase finale della preparazione al prossimo importante appuntamento elettorale. Il
presule ha lanciato un’iniziativa riguardante una giornata per la pace e la stabilità
da celebrare il prossimo 1° luglio, con il digiuno e la preghiera, per chiedere "al
Signore di evitare a questo suo caro popolo ogni tipo di violenza ed estremismo".
Secondo l'arcivescovo occorre creare le condizioni adeguate per evitare l'aumento
delle tensioni sociali e politiche affinché questa volta non accada ciò che è accaduto
in passato, quando le elezioni sono diventate terreno fertile per scontri violenti.
Mons. Brenes Solórzano è tornato a chiedere la presenza legale, dunque autorizzata
e riconosciuta, da parte delle autorità del Paese, di osservatori internazionali "come
accade ormai nei processi elettorali di tutti i Paesi" e "come è stato autorizzato
in passato in Nicaragua". Nel corso della sua omelia della messa domenicale presso
la chiesa del Perpetuo Soccorso nel quartiere "Villa Progreso", il presule ha insistito
sulla presenza di osservatori internazionali, che ha definito “un contributo alla
pace, alla stabilità e alla trasparenza. Non si deve rinunciare a questo aiuto: non
solo, è un aiuto che deve essere facilitato". Intanto, il Consiglio supremo elettorale
proprio in questi giorni dovrebbe decidere sulle forme di partecipazione e presenza
degli osservatori alle presidenziali del 6 novembre e da più parti si teme che le
nuove leggi possano ostacolare il lavoro di questi gruppi. L'arcivescovo di Managua
ha voluto, infine, ricordare l'importanza della preparazione dei partiti politici,
dei loro osservatori e di coloro che saranno chiamati al conteggio dei voti: "Dal
come loro si prepareranno, dipenderà in parte la correttezza e la serenità delle operazioni
di voto". Il 6 novembre i nicaraguensi saranno chiamati a votare per le Presidenziali
(i due favoriti sono Daniel Ortega e Arnoldo Alemán ndr) e per il rinnovo dei membri
dell'Assemblea nazionale, delle autorità distrettuali e dei rappresentanti al Parlamento
centroamericano, il Parlacen. (A cura di Luis Badilla)