Myanmar: la Chiesa cattolica prega per la pace e la riconciliazione
La Chiesa cattolica del Myanmar ha promosso, domenica scorsa, una giornata di preghiera
per la pace e la riconciliazione che si è svolta presso la cattedrale di San Patrizio,
a Banmaw, guidata dal vescovo, mons. Raymond Sumlut Gam, dopo che, il 9 giugno scorso,
si sono riaccese le tensioni nello Stato settentrionale del Kachin, al confine con
la Cina. Lo stesso presule ha raccontato all’agenzia Misna che dopo l’iniziativa per
la pace e la riconciliazione nel Paese, si è svolta una riunione negli uffici del
Comune: “Siamo preoccupati – ha detto – abbiamo bisogno di sostegno per i circa diecimila
civili, soprattutto donne e bambini, che stanno lasciando la regione”. Le autorità,
nel corso del fine settimana, hanno annunciato di aver siglato un cessate il fuoco
con il Kia, il braccio armato dell’organizzazione per l’indipendenza del Kachin, smentito
in un’intervista a Radio Free Asia dal vicesegretario, che ha detto: “L’esercito Kachin
non deporrà le armi finché non ci sarà un governo veramente democratico”. Mentre esercito
regolare e indipendentisti si rimpallano le responsabilità dell’innesco degli scontri,
vengono rafforzate le misure di sicurezza nelle principali città del Paese, come Naypyidaw,
Mandalay e Pyin Oo Lwin in cui, venerdì scorso, si sono verificati attentati terroristici
che hanno causato, fortunatamente, solo danni materiali e nessuna vittima. (R.B.)