Sradicamento della
fame, rilancio di una produzione agricola veramente sostenibile, maggiore giustizia
nella gestione delle risorse alimentari globali, applicazione rapida di una riforma
condivisa e una maggiore cooperazione tra nord e sud del mondo. Sono questi i
cinque obiettivi del neo-direttore generale della Fao, Josè Graziano da
Silva. Tra le priorità del nuovo corso dell’organizzazione dell’Onu, anche la
lotta all’instabilità dei prezzi delle materie prime che creano diseguaglianze e povertà.
Eppure, per Graziano da Silva la strada del rinnovamento non è certo tutta in discesa.
A pesare, fanno notare gli osservatori internazionali, sono soprattutto le divisioni
interne alla stessa Fao che potrebbero rallentare la voglia di cambiamento
annunciata in pompa magna dallo stesso neo-direttore