Egitto: si moltiplicano gli episodi di violenza contro i cristiani
Aumentano le violenze contro i cristiani nell’area dell’Alto Egitto, dove è più difficile
il controllo da parte del governo e dove spesso la polizia simpatizza con gli estremisti
musulmani. L’ultimo episodio riferito dall'agenzia AsiaNews, in ordine cronologico,
è avvenuto sabato scorso nel villaggio di Awlad Khalaf, dove centinaia di persone
si sono scagliate contro le abitazioni di 8 copti dandole alle fiamme. Gli estremisti
hanno bloccato la costruzione di una casa, convinti che i cristiani volessero trasformarla
in una chiesa. Appena due giorni prima, a Bani Ahmed, un gruppo di salafiti aveva
fatto irruzione in chiesa durante la messa e minacciato di morte il parroco. Inoltre,
il vuoto di potere seguito al rovesciamento di Mubarak, ha visto crescere il numero
di rapimenti di ragazze copte convertite con la forza all’Islam: del 12 giugno scorso
è la denuncia di scomparsa di due giovani di 14 e 16 anni a Miniya, poi ritrovate
e ora ricoverate in un ospedale psichiatrico. “A queste condizioni – ha commentato
Mark Ebeid, attivista copto per i diritti umani, secondo il quale i sequestri e le
altre azioni sono organizzate con i soldi dell’Arabia Saudita – dubito che i cristiani
potranno restare ancora molto in queste zone”. (R.B.)