Genova: per il cardinale Piacenza è necessaria una “nuova primavera culturale”
"È la fede la vera 'rivoluzione del mondo, dei rapporti umani e sociali". Occorre
dunque una "nuova primavera della fede" perché "non c'è nulla di più attuale, di più
moderno, di più contro-corrente e anti-omologante e demagogico, che essere autenticamente,
schiettamente cristiani". Così il cardinale Mauro Piacenza, prefetto della Congregazione
vaticana del Clero, nel discorso pronunciato ieri pomeriggio nella cattedrale di San
Lorenzo al termine della processione che si è svolta in occasione della solennità
della Natività di San Giovanni Battista, secondo quanto rende noto l'agenzia Sir.
"La Chiesa è portatrice di speranza – ha sottolineato - di una speranza che, mentre
eccede la sua dimensione umana, è pienamente attualizzata nella sua dimensione divina".
Il cardinale Piacenza ha poi invocato una "nuova primavera culturale”, affermando
che Dio è la Verità e "di Verità hanno bisogno i nostri giovani, la cultura e la società,
la scuola, la famiglia, il mondo del lavoro", ma anche “il mondo della comunicazione:
dalla carta stampata alla televisione, dall'editoria ad internet”, oltre alla stessa
comunità ecclesiale, che avverte in se il bisogno costante di Verità''. Il cardinale
ha proseguito affermando che "abbiamo bisogno di una nuova primavera di memoria, nella
quale il passato non sia un fardello da portare e magari da dimenticare o, addirittura,
un'onta da lavare, ma divenga fonte luminosa di tradizione" e ha inoltre invocato
per Genova una "nuova primavera" di "impegno civile e di operosità economica" perché
le famiglie "non siano abbandonate a se stesse, ma possano ancora continuare a sperare”.
(L.G.)