2011-06-24 15:42:43

Tagikistan: con la nuova legge sull'educazione insegnare catechismo può condannare al carcere


La Camera bassa del parlamento tagiko ha approvato il 15 giugno scorso la controversa legge sulla Responsabilità dei genitori sull’educazione dei figli, proposta su iniziativa del presidente, Emomali Rahmon. La nuova legge conferma e inasprisce il divieto per chi ha meno di 18 anni di partecipare a qualsiasi attività religiosa, eccetto i funerali. La violazione del divieto sarà punita con gravi sanzioni e il carcere per i genitori. AsiaNews riferisce la denuncia dell’agenzia Forum 18, che sottolinea come il divieto colpisca sia le funzioni religiose che il catechismo che ogni altra attività: i ragazzi non potranno nemmeno accompagnare i genitori in chiesa o nella moschea. Il rischio per i genitori è di una condanna a gravi multe o al carcere fino ad 8 anni. La nuova legge aggrava le pene anche per chi “organizza e conduce incontri, seminari, dimostrazioni, cortei stradali” religiosi senza autorizzazione, con il carcere fino a due anni per la prima violazione e fino a 5 anni per il recidivo. In pratica, potranno avere un’istruzione religiosa solo i ragazzi che vanno a scuola in madrase e licei islamici o in istituti religiosi cristiani riconosciuti dallo Stato, nei quali l’insegnamento religioso sia previsto come curricolare. Peraltro simili istituti sono oggi poche decine, insufficienti per l’educazione religiosa dei giovani del Paese, e il Comitato statale per gli affari sembra non avere ancora l’intenzione di aprirne altri. Ora, la nuova legge sarà sottoposta alla Camera alta, ma nessuno dubita circa la sua rapida approvazione. I sostenitori della legge la giustificano con la necessità di combattere l’estremismo religioso ed evitare che i ragazzi finiscano sotto l’influsso di gruppi appartenenti a organizzazioni islamiche terroriste. Tuttavia, la legge non specifica chiaramente cosa si intenda per insegnamento religioso estremista. All’osservazione che il divieto punisce tutti, anche chi insegna catechismo al figlio, il deputato Sattor Kholov, relatore a favore della legge, risponde che sarà compito dei giudici distinguere e non punire l’insegnamento religioso non estremista. Faredun Hodizoda, esperto politico, osserva che il divieto è “eccessivo” e che persino durante l’epoca sovietica i ragazzi potevano frequentare le moschee. Altri critici osservano che nel Paese non c’è un radicato estremismo religioso e che la legge impedisce di fatto ai ragazzi di ricevere un’istruzione religiosa. Il parlamentare Muhiddin Kabiri, leader del Partito del rinascimento islamico (Irp), osserva che la legge “viola ancora di più i diritti dei cittadini” alla libertà religiosa. Esperti ritengono che la nuova legge restringerà la già scarsa libertà religiosa prevista dalla legge del 2009. Da allora, molte moschee sono state distrutte, i cristiani processati e condannati per riunioni e attività “illegali” e i Testimoni di Geova sono stati banditi dal Paese. (M.R.)







All the contents on this site are copyrighted ©.