Venerdì
24 giugno 2011 - Benedetto XVI alla Messa per il Corpus Domini: "Mentre
dunque il cibo corporale viene assimilato dal nostro organismo e contribuisce al suo
sostentamento, nel caso dell’Eucaristia si tratta di un Pane differente: non siamo
noi ad assimilarlo, ma esso ci assimila a sé, così che diventiamo conformi a Gesù
Cristo, membra del suo corpo, una cosa sola con Lui. Questo passaggio è decisivo.
Infatti, proprio perché è Cristo che, nella comunione eucaristica, ci trasforma in
Sé, la nostra individualità, in questo incontro, viene aperta, liberata dal suo egocentrismo
e inserita nella Persona di Gesù, che a sua volta è immersa nella comunione trinitaria.
Così l’Eucaristia, mentre ci unisce a Cristo, ci apre anche agli altri, ci rende membra
gli uni degli altri: non siamo più divisi, ma una cosa sola in Lui. La comunione eucaristica
mi unisce alla persona che ho accanto, e con la quale forse non ho nemmeno un buon
rapporto, ma anche ai fratelli lontani, in ogni parte del mondo". In comuione
con il Padre e in comunione con tutti i fratelli: l'Eucarestia è tal eperché dono
condiviso, grandezza distribuita a tutti. E poi la comunione fra cosmo e spirito
così come si esprime nella danza: è in partenza la 21a edizione della Rassegna internazionale
Invito alla Danza, a Roma, a Villa Pamphili: ce ne parla la Direttrice Artistica
Marina Michetti. Ancora, quella comunione ch eparte dalla condivisione della
tavola , del pane: in libreria per EDB il voume Cafarnao, il pane della fede.
Diventare discepoli,di Davide Caldirola e Antonio Torresi. E poi ancora
la comunione secondo Michel Quoist e secondo Giovanni Maria Vianney