Vietnam: mons. Girelli sull’importanza dell’evangelizzazione alle chiese del nord
“Imitare i martiri ed evangelizzare”: sono queste le direttrici principali suggerite
ai cattolici vietnamiti dal nunzio apostolico Leopoldo Girelli, che in questi giorni
ha visitato il nord del Vietnam. Durante il suo viaggio, il suo secondo nel Paese,
il nunzio, nominato da Papa Benedetto XVI “rappresentante pontificio non residente
in Vietnam”, ha visitato le diocesi di Bac Ninh, Lang Son, Hai Phong, Bui Chu et Thai
Binh. Riferisce l’agenzia Fides che mons. Girelli ha portato direttamente l’affetto
del Santo Padre ai fedeli di 20 parrocchie, alcune piccolissime, come quella di Dong
Dang, al confine con la Cina, che conta solamente 200 fedeli, altre molto estese,
come quella di Ke Sat. Mons. Girelli, che ha trovato in Vietnam una comunità molto
vivace e attiva a livello pastorale, ha celebrato la Santa Messa in diversi Santuari
dedicati ai martiri vietnamiti, “per rimarcare la necessità di riconciliazione, il
messaggio che viene dal martirio”, sottolinea un sacerdote vietnamita. Nella Messa
celebrata nella diocesi di Bac Ninh, il nunzio ha sottolineato come in Vietnam “molti
sono divenuti cristiani grazie al martirio, perchè il sangue dei martiri non grida
vendetta ma porta riconciliazione. Il martirio non è stato una condanna, ma ribadisce
che l’amore è più forte della violenza e della divisione, creando una nuova comunità.
Infatti, grazie al sangue dei martiri, è nata la Chiesa a Bac Ninh”. Altro tema ricorrente
è stato l’annuncio del Vangelo: mons. Girelli ha invitato ogni fedele vietnamita a
impegnarsi a proclamare la Buona Novella nella sua vita, chiedendo ai vescovi e ai
sacerdoti di essere “i primi, pazienti, evangelizzatori”. Ha poi definito i religiosi
“missionari speciali”, invitandoli a vivere fedelmente i voti professati, mostrando
il loro amore verso Cristo attraverso il dono speciale della loro vita. Ai laici ha
ricordato la “missione nel mondo e nella società”, dove è loro compito mantenere salda
la fede e proclamarla con la testimonianza di vita. Una speciale attenzione è stata
dedicata ai giovani, che sono stati esortati a domandarsi “cosa posso fare io per
Cristo, per la Chiesa, per il mio paese, per testimoniare la pace e la giustizie e
l’amore ?” e sono stati poi invitati a portare il Vangelo ai loro coetanei “in ogni
angolo del mondo”. (M.R.)