2011-06-22 15:01:45

Usa: i vescovi approvano la nuova “Carta per la protezione dei bambini e dei giovani”


La Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb) è determinata a condurre fino in fondo la sua battaglia contro la pedofilia in seno alla Chiesa. Alla loro recente sessione primaverile, svoltasi la settimana scorsa a Seattle, i vescovi hanno approvato a larga maggioranza un’edizione rivista della “Carta per la protezione dei bambini e dei giovani” adottata a Dallas nel 2002. La nuova Carta – riferisce l’agenzia Cns - aggiorna il documento approvato all’assemblea plenaria di nove anni fa alla luce delle nuove norme canoniche sui “delitti eccezionalmente gravi” (“delicta graviora”) e viene quindi incontro alla richiesta formulata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nella recente Lettera Circolare inviata a tutte le Conferenze episcopali del mondo di preparare entro maggio 2012 delle linee guida per trattare i casi di abusi sessuali sui minori compiuti da esponenti del clero. Così, tra le novità più significative rispetto al testo del 2002 figurano l’introduzione del reato di pornografia infantile e l’equiparazione dell’abuso su incapace a quello su minore. Alla base della nuova carta resta la filosofia della “tolleranza zero” che ha guidato le iniziative intraprese in questi anni dall’episcopato americano per sradicare il fenomeno. Una strategia che si è rivelata vincente, come ha sottolineato all’assemblea mons. Blase J. Cupich, responsabile della speciale Commissione dei vescovi per la protezione dei bambini e dei giovani. “La politica della tolleranza zero non è solo efficace, ma necessaria” anche perché serve a lanciare “un messaggio chiaro al mondo che intendiamo dare un’attenzione prioritaria alle vittime degli abusi”, ha detto il vescovo di Spokane che ha sottolineato la necessità di non abbassare la guardia. In questa prospettiva entro due anni è previsto un ulteriore aggiornamento della “Carta per la protezione dei bambini e dei giovani” alla luce delle indicazioni formulate dal National Review Board sulla base del recente rapporto del John Jay College of Criminal Justice di New York, incaricato dai vescovi di indagare sulle cause e sul contesto nel quale si è sviluppato il fenomeno negli Stati Uniti. (A cura di Lisa Zengarini)







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