In Italia è sempre
più allarme agromafie. Le organizzazioni criminali che operano nel settore agricolo
ogni anno, infatti, riescono a movimentare un business che supera i 12 miliardi di
euro. Al centro delle attività illecite, soprattutto contraffazioni, riciclaggio
di denaro sporco, caporalato e frodi all’Unione Europea. Ad accendere i riflettori
su una situazione ormai non più sostenibile, è stato il 1° Rapporto sulle Agromafie
di Coldiretti ed Eurispes. Dai dati emerge un quadro davvero sconvolgente: le cosche,
attraverso soprattutto usura e racket, finiscono per determinare l’aumento dei prezzi
dei beni e si pongono come soggetto autorevole di intermediazione tra i luoghi della
produzione e del consumo. Ma non solo. Le stesse famiglie malavitose gestiscono il
traffico di prodotti alimentari contraffatti che non solo creano danno all’economia
del Belpaese ma sono altamente pericolosi per la salute