Egitto: la nuova proposta di legge favorisce la costruzione di nuove chiese
Costruire una nuova chiesa in Egitto potrebbe diventare più semplice, grazie a una
nuova proposta di legge promossa dal regime militare ad interim che ha sostituito
il governo di Mubarak nel febbraio scorso. Attualmente la legge stabilisce che il
permesso per costruire una nuova chiesa debba essere concesso dallo stesso Presidente,
e le autorizzazioni chieste sotto il regime di Mubarak venivano concesse dopo anni,
se non decenni. In base alla nuova legge, invece, le richieste passerebbero prima
al governatore generale, per una decisione da prendere obbligatoriamente entro tre
mesi. Riferisce l’agenzia Zenit che il vescovo copto di Assiut, Kyrillius William
si è mostrato ottimista per questa proposta che segnerebbe un passo avanti fondamentale
per i 10 milioni di cristiani in Egitto, dove le severe restrizioni alla costruzione
di templi sono spesso citate come una delle forme più gravi di oppressione anticristiana.
“Se queste proposte dovessero diventare legge”, ha detto il presule all’associazione
caritativa internazionale “Aiuto alla Chiesa che soffre”, “costruire chiese sarebbe
quasi sullo stesso livello della costruzione di moschee. Sarebbe un passo fondamentale
per la cittadinanza dei cristiani. Ciò che stiamo verificando qui è uno dei primi
frutti delle dimostrazioni di gennaio”, ha aggiunto il vescovo, “quando i cristiani
hanno partecipato alle dimostrazioni, hanno rivendicato i loro diritti, e il primo
diritto che hanno chiesto è stato quello di costruire chiese. Chiunque sa che questo
è stato un grande problema per i cristiani. Molte persone moderate lo hanno riconosciuto.
Più del 50% dei problemi che i cristiani devono affrontare, infatti, sarà risolto
se riusciremo a fare progressi in questo campo”, ha concluso mons. William. Già prima
di gennaio era stato concesso il permesso di costruire due chiese nella zona dell’Alto
Egitto, mentre nelle ultime settimane sono state approvate le richieste per altre
tre chiese (M.R.)