2011-06-16 14:39:03

Indonesia: sei anni dopo lo tsunami 170 famiglie vivono ancora in baracche insalubri


A distanza di oltre sei anni dal devastante tsunami che colpì l’Indonesia nel mese di dicembre 2004, centinaia di abitanti della città di Banda Aceh, nella zona nordoccidentale dell’Indonesia, vivono ancora in sistemazioni “temporanee” molto precarie. In una nota diffusa dalle autorità locali si legge che le 21.400 case andate distrutte o danneggiate a Banda Aceh sono state tutte ricostruite e che ne sono state fatte altre 1.600 nuove per permettere ad alcune famiglie di vivere in condizioni migliori. Tuttavia - riferisce l'agenzia Fides - su circa mezzo milione di indonesiani che secondo le Nazioni Unite sono rimasti senza casa, 170 famiglie, circa 800 persone che vivono nel capoluogo e centro più popoloso della provincia autonoma di Aceh, si trovano ancora in ripari “temporanei”, al di sotto degli standard. La situazione è emersa da una indagine condotta dall’agenzia Irin. Nel disastro del 2004 hanno perso la vita 227.898 persone, mentre altri 2 milioni sono sfollate in 14 Paesi tra sudest asiatico e Africa orientale. La maggior parte degli attuali "homeless" di Banda Aceh vivono ancora compressi in rifugi insalubri nei due campi allestiti a Bakoy e Ulee-Lheu. Costruiti in fretta dopo il disastro, molti dei rifugi sono in condizioni disastrose e i miasmi delle fogne rendono l'aria irrespirabile. La situazione dei residenti è attualmente sotto osservazione anche perché le autorità stanno decidendo di ripulire i campi per costruire le strade. A Bakoy, nel punto sudoccidentale della città, circa 200 famiglie sfollate sono in attesa di alloggi. Durante la supervisione di 140 mila nuove costruzioni in tutta la provincia di Aceh, l’Agency for the Rehabilitation and Reconstruction of Aceh and Nias aveva detto che nessuno degli sfollati sarebbe rimasto nelle baracche temporanee dopo il mese di giugno 2007. Secondo un ufficiale locale, responsabile dei casi post tsunami, la situazione dovrebbe migliorare presto. "Il governo e la Saudi Charity Campaign hanno appena ultimato la costruzione di decine di abitazioni nei distretti di Baitussalam e Darussalam. Una volta esaminato ogni singolo caso, le vittime di Bakoy rientreranno nelle loro case." (R.P.)







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