2011-06-16 20:05:49

Immigrazione irregolare. Il governo allunga a 18 mesi il trattenimento nei Cie


Immigrazione al centro dei provvedimenti approvati oggi dal Consiglio dei Ministri. Dai 26 milioni di aiuti a Lampedusa alla procedura di espulsione coattiva immediata per gli extracomunitari clandestini e per i comunitari che commettono violazioni. E mentre l’Italia si prepara a firmare con il Consiglio di Transizione Libico un accordo di cooperazione per prevenire e contrastare il flusso di immigrazione irregolare, fa discutere il provvedimento del governo di prolungare il trattenimento nei Cie – centri di identificazione ed espulsione - da sei a 18 mesi. Paolo Ondarza ha raccolto il parere di Christofer Hein, direttore del Cir, Consiglio Italiano Rifugiati: RealAudioMP3

Sull’allungamento dei tempi di trattenimento degli immigrati nei Cie interviene anche la Fondazione Migrantes della Cei. Per il direttore mons. Giancarlo Perego il provvedimento esaspera la situazione e rivela un incapacità politica”. “Il problema vero non sono tanto i tempi, quanto il luogo di trattenimento: i Cie – spiega mons. Perego al Sir - non sono un centro dove le persone vengono tutelate, ma una forma di carcerazione dove mancano percorsi che possano portare ad un discorso lavorativo, scolastico e di tutela più generale. “La clandestinità – prosegue mons. Perego – non è un reato. Bisognerebbe riflettere – conclude - sui rimpatri assistiti, che l'Ue ha molto sollecitato ma che l'Italia non ha ancora normato”.

L’accoglienza di cerca rifugio in Europa per una vita migliore è un dovere dei governi, che devono fare tutto il possibile per soccorrere i barconi avvistati in mare. E' quanto ha affermato monsignor Antonio Maria Veglio', presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti, durante la veglia di preghiera in memoria delle vittime dei viaggi verso l'Europa. L’evento è stato promosso stasera nella basilica di Santa Maria in Trastevere dalla Comunità di Sant'Egidio.








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