Grecia. Fmi e Ue sosterranno il Paese ellenico se saranno varate le riforme economiche
La crisi economica greca. Il Fmi e' pronto a continuare a supportare il paese ellenico
ma a condizione che il governo assuma le necessarie decisioni per il varo delle riforme.
E' quanto afferma il Fondo Monetario internazionale. Il primo ministro Giorgio Papandreou,
che ieri aveva parlato di dimissioni oggi ha assicurato che il suo paese fara' le
riforme cercando il consenso piu' ampio possibile. Stefano Vergine:
Sulla
difficile situazione Luca Collodi ha intervistato l’arcivescovo cattolico di
Atene, mons. Nicolas Foskolos:
R.
- Viviamo veramente una situazione molto difficile, perché dall’entrata della Grecia
nell’allora Mercato comune, e poi nell’Unione Europea, i nostri politici hanno sfruttato
tutto il denaro che veniva dall'Europa comunitaria senza fare ciò che era previsto
dalle direttive europee, cioè di aiutare lo sviluppo della nazione. Il popolo non
ha avuto nulla.
D. – Il popolo greco guarda ancora oggi con interesse all’Unione
Europea o preferisce una Grecia fuori dall’Unione?
R. – La percentuale a favore
delll’Unione Europea è più grande e forse si è avuta un’idea falsa dell’Unione europea.
Per molti anni il popolo guardava l’Unione Europea come la “mucca che dona il latte”:
si riceve il denaro senza far nulla.
D. - La Chiesa cattolica greca come sta
affrontando questo momento?
R. - C’è molta gente che chiede aiuto. La Chiesa
cattolica in Grecia è una piccolissima minoranza. I cattolici greci sono lo 0,5 per
cento della popolazione: circa 50 mila su 11 milioni. Però negli ultimi decenni abbiamo
visto una crescita per i nuovi arrivi: diversi rifugiati o profughi - alcuni parlano
di 300 mila persone - sparsi in tutta la Grecia, molti dei quali chiedono l’aiuto
della Chiesa. La Caritas di Atene ha creato l’Ufficio per i profughi: si dà da mangiare
ogni giorno a 240 persone; c’è anche il centro delle suore di Madre Teresa e lì danno
cibo almeno a 200 persone per giorno. Però, negli ultimi mesi, abbiamo visto anche
molti greci chiedere aiuto perché non hanno da mangiare. Questo numero aumenta di
giorno in giorno. Le pensioni e le paghe mensili diminuiscono di valore e quelli che
dovrebbero pagare, quelli che hanno rubato allo Stato, non pagano nulla fino ad adesso.
D.
– Lei vede una via d’uscita alla situazione greca o teme un’evoluzione ancora più
critica?
R. - Umanamente parlando vedo un’evoluzione più critica. Se non verranno
prese misure più vere da parte dell’Unione Europea, purtroppo la Grecia ne diventerà
una "colonia". Solo attraverso questa situazione la Grecia potrà uscire dalla difficoltà
in cui si trova. Se saranno altri che decideranno per noi, come greco mi dispiacerebbe
di questa soluzione. Ma forse sarebbe l’unica che ci potrebbe aiutare a uscire dalla
situazione in cui ci troviamo. (bf)