2011-06-14 13:37:24

Nigeria: il vescovo di Maiduguri denuncia nuove violenze nel nordest del Paese


La diocesi di Maiduguri, il cui territorio si estende su due Stati e mezzo del nord-est della Nigeria, si trova da anni al centro di forti tensioni settarie. Mons. Oliver Dashe Doeme, vescovo di Maiduguri, ha inviato all’agenzia Fides la sua testimonianza sugli eventi che hanno colpito la sua diocesi negli ultimi anni. “Fin dal 2006 nella nostra diocesi si sono susseguite una serie di crisi settarie, che hanno provocato l’uccisione dei fedeli, l’incendio di chiese, di abitazioni e di negozi. La setta Boko Haram ha colpito per la prima volta nel 2009. Anche in questo caso si sono avute le stesse vicende di uccisioni, mutilazioni, incendi di chiese, abitazioni e negozi. Questo gruppo ha colpito nel 2010 e nel 2011, facendosi sempre più minaccioso e pericoloso. Anche quest’anno la diocesi ha avuto la sua porzione di atti di terrorismo. Sono iniziati con le violenze post-elettorali, che hanno ridotto in cenere una delle scuole diocesane di secondo grado a Potiskum, in aprile. Il 27 maggio, alla vigilia della cerimonia di giuramento del Capo dello Stato, Goodluck Jonathan, una delle nostre chiese a Damboa, è stata incendiata. Mentre stavamo celebrando la solennità dell’Ascensione, abbiamo subito un attacco dinamitardo, che ha provocato gravi danni alla cattedrale di St.Patrick, dove si trova il Segretariato episcopale. Una potente bomba è stata collocata accanto alla ringhiera della cattedrale, poco distante dalla stanza dove vive un nostro sacerdote. La bomba ha provocato gravi danni agli uffici del Segretariato e solo Dio ha salvato la vita del sacerdote che si trovava nella sua stanza al momento dell’esplosione. Ringraziamo il Signore perché il prete non ha riportato nemmeno un graffio. Cinque giorni dopo, il 7 giugno, è esplosa un’altra bomba, ancora più potente, nascosta in un’automobile parcheggiata nella strada accanto alla ringhiera, dalla parte opposta della prima esplosione. Questa volta la deflagrazione è stata devastante. I sacerdoti presenti sono stati scaraventati a terra. Il tetto del Segretariato è crollato mentre tutte le porte e le finestre sono state divelte. I danni sono notevoli, al punto che occorre ricostruire gli uffici del Segretariato e la casa del parroco”. (R.P.)







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