2011-06-13 14:22:24

Argentina: in tutte le diocesi, colletta promossa dalla Chiesa per i più poveri


“Milioni di argentini continuano a vivere in situazioni di povertà estrema. La Chiesa apprezza i programmi dei governo a favore della popolazione, ma la povertà rimane alta, nonostante la solidarietà e gli aiuti di tutti”. E’ quanto ha affermato il presidente di Caritas Argentina, mons. Fernando María Bargalló, vescovo di Merlo–Moreno, presentando la Colletta nazionale promossa dalla Chiesa in Argentina e svoltasi ieri e sabato in tutte le diocesi del Paese. Il presule ha aggiunto che si deve superare la mentalità secondo la quale bisogna “rassegnarsi a questo stato di povertà”. “Bisogna superare l’indifferenza, la sfiducia e la rassegnazione e impegnarsi tutti”. “Vivere la Colletta – ha detto mons. Fernando María Bargalló – significa orientare la nostra missione nella Caritas per avvicinarci alla realtà delle persone e alla nostra gente con uno sguardo di credente e un cuore fraterno”. “Occorre incoraggiare e assistere i processi partecipativi della comunità che promuovono la cura e la difesa della vita e lo sviluppo umano attraverso attività educative, inclusione sociale, partecipazione civile e tutela dell’ambiente”. L’obiettivo della Colletta, incentrata quest’anno sul tema “Povertà zero, impegno per tutti”, è di raccogliere fondi da destinare ad una serie di programmi e di progetti volti ad aiutare microimprese di produzione e di consumo. Saranno anche finanziati corsi di formazione professionale, corsi di educazione civica, laboratori di alfabetizzazione, borse di studio per università e attività di sostegno scolastico a tutti i livelli. “Ancora una volta Caritas Argentina – sottolinea ‘L’Osservatore Romano” – vuole andare incontro alla società con un messaggio che richiama la sensibilità di tutti con lo scopo di trasformare in meglio la triste condizione di tanti fratelli e sorelle che non possono accedere a una vita piena e dignitosa”. Negli ultimi due anni la Colletta ha avuto un successo straordinario grazie al coinvolgimento di numerose associazioni e al supporto di vari mezzi di informazione argentini. (A.L.)







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