2011-06-11 15:44:44

Libia: Gates accusa gli alleati della Nato. La Norvegia ferma i raid a fine luglio


Si combatte ancora in Libia, alle porte di Misurata e ad est di Tripoli. Proseguono anche i bombardamenti da parte delle truppe Nato e delle forze leali a Gheddafi, mentre non mancano le polemiche sulla gestione delle operazioni sul campo. Il servizio di Michele RaviartRealAudioMP3

A tre mesi dall’inizio delle operazioni in Libia, aumentano i malcontenti sulla gestione della missione da parte della Nato. Ieri, la coalizione aveva infatti incassato le critiche del ministro della Difesa americano, Robert Gates, che aveva lamentato le lacune politiche e militari in seno all’Alleanza e la defezione della Norvegia dalla partecipazione ai raid aerei a partire dal primo agosto. Oggi, sono invece i ribelli ad accusare la Nato di non aver bombardato quattro carri armati delle forze di Gheddafi diretti a Misurata, dove i combattimenti sono durati fino all’alba di questa mattina. Ieri si è combattuto a Zlitan, una delle tre città sotto controllo governativo tra Tripoli e Misurata, e nell’oasi di Gadamis, bombardata per la prima volta dall’inizio della rivolta dalle forze di Gheddafi, dopo le proteste anti-governative di mercoledì scorso. E mentre il primo ministro turco, Erdogan, annuncia di aver offerto al leader libico un salvacondotto per lasciare il Paese, aumentano i profughi che da Tripoli raggiungono la Tunisia. Tra loro, molti diplomatici di Paesi africani, che non vedono più garantita la loro sicurezza nella capitale, bombardata da giorni dalla Nato.








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