Luis Badilla Morales, Radio Vaticana Se non si chiarisce
bene il concetto di 'discriminazione' - ricordano i vescovi cileni - si rischia di
introdurre delle norme contro questo fenomeno che diventano esse stesse discriminatorie,
spesso nei confronti della Chiesa cattolica o di altre confessioni religiose. La proibizione
del sacerdozio femminile o il non riconoscimento del termine 'famiglia' per le unioni
omosessuali, possono essere considerate discriminazioni. I vescovi del Cile
hanno criticato un progetto di legge contro le discriminazioni, in discussione al
parlamento, proponendo alcune modifiche. E' una questione delicata che si è già posta
in altri Paesi dell'America Latina. Una legge simile è stata approvata in Bolivia
ed è stata criticata dalla Chiesa locale. Progetti simili sono in discussione in Argentina,
Brasile, Nicaragua, ecc..