Libia, raid su Tripoli, il bilancio dell’Onu è di 10 mila morti
In Libia, proseguono i raid aerei della Nato su Tripoli. Anche la scorsa notte la
città è stata colpita da bombardamenti. Intanto, l’Onu ha diffuso un bilancio delle
vittime dall’inizio della guerra. Il servizio di Davide Maggiore:
Tra le dieci
e le quindicimila persone sono morte, tenendo conto di entrambi gli schieramenti,
secondo le Nazioni Unite. La missione dell’organizzazione internazionale, che ha visitato
la Libia in aprile, ha anche reso noto che sono state trovate prove di crimini di
guerra. Ne sarebbero responsabili tanto le forze di Gheddafi, sospettate tra l’altro
di attacchi ai civili e alle unità di soccorso, quanto quelle degli oppositori. Il
governo di Tripoli ha però negato ogni responsabilità, accusando invece i ribelli
di massacri e cannibalismo. Sul piano militare, dagli Stati Uniti è arrivato oggi
il monito del segretario alla Difesa americano, Robert Gates. Le “lacune negli investimenti
e nel consenso politico”, ha detto, rischiano di “compromettere” l’efficacia della
campagna della Nato. Già ieri Gates aveva invitato i Paesi dell’Alleanza atlantica,
compresi quelli ancora non impegnati sul campo, a un maggiore coinvolgimento nella
missione. Sul fronte delle trattative, l’inviato del governo russo che ha recentemente
incontrato, a Bengasi, alcuni rappresentanti degli insorti ha in preparazione un viaggio
a Tripoli, ma è incerto se, nella capitale libica, incontrerà direttamente il colonnello
Gheddafi.