India: i giovani cristiani promotori di pace nel nordest del Paese
I giovani cristiani nel Nordest dell’India amano la pace e vogliono essere promotori
di pace, in un’area travagliata da conflitti etnici e tensioni sociali. Nella diocesi
di Kohima (nello Stato del Nagaland), grazie all’iniziativa di un sacerdote locale,
padre Anto, opera il movimento cattolico “Peace Channel”, che intende coinvolgere
i giovani per “costruire una cultura di pace” nella regione. I giovani di “Peace Channel”
agiscono da autentici “messaggeri di pace”, nelle famiglie, nelle scuole, nei collegi,
nelle comunità, nei villaggi. La loro missione e il loro impegno è “essere profeti
di pace nella società”. Il movimento, spiega all'agenzia Fides padre Anto, è nato
“dopo aver visto da vicino, nella regione del Nagaland, la violenza e la morte, con
la perdita di molte vite innocenti”. Per questo è nata l’idea di riunire i giovani,
portatori di grandi ideali e di tanta buona volontà, “e di renderli protagonisti nella
promozione della pace e dell’armonia nel territorio, sensibilizzando i loro vicini,
di tutte le etnie e religioni, in nome di valori come pace, riconciliazione, uguaglianza,
fratellanza”. I giovani di “Peace Channel” seguono incontri formativi in cui approfondire
la situazione del contesto in cui vivono, sulle differenze culturali, etniche, tribali
e religiose, per poi mettere in atto adeguate strategie per “costruire ponti”, anche
sostenendo iniziative di sviluppo sociale, economico, culturale, nel campo dell’istruzione
e dell’educazione ambientale. “Peace Channel” organizza incontri di preghiera, veglie
per la pace, seminari e convegni, ed è attiva anche nel campo del dialogo interreligioso,
considerato come via efficace per costruire la pace. I giovani – conclude padre Anto
– si fanno “ambasciatori di pace” nelle situazioni di tensione come i micro-conflitti
fra gruppi tribali nella regione dell’India nordorientale, soprattutto coinvolgendo
i loro coetanei e “contagiandoli con il valore della pace”. (R.P.)